Dei sensori in mare per valutare l’eventuale danno all’ambiente del rogo che lo scorso 27 luglio ha devastato le colline sopra Punta Molentis, a Villasimius.

Ad installarli pochi giorni dopo l’incendio un team multidisciplinare. I sensori rileveranno la torbidità che plausibilmente raggiungerà il mare con le prime piogge autunnali.

Ma anche altre attività di monitoraggio sono state avviate grazie ai ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell'Università di Cagliari e della Stazione Zoologica Anton Dohrn – sezione di Genova - e al prezioso supporto dell’Area Marina Protetta Capo Carbonara.

Tra le altre cose sono stati raccolti campioni di acqua e sedimenti, fondamentali per capire gli effetti delle ceneri sull’ecosistema marino.

«Nei prossimi mesi – spiega in una nota l’Area Marina Protetta - le analisi permetteranno di valutare l’entità dell’impatto dell’incendio su uno dei gioielli naturali più preziosi della Sardegna».

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