Ci vivono da 40 anni, si sono perfettamente integrati. Sabato a Villasimius i tunisini del Sarrabus offriranno una serata conviviale proponendo anche il cous cous, quasi a celebrare la bellezza dell’integrazione e dello scambio di culture. L'appuntamento è in Piazza Gramsci dove l'Associazione culturale la Tartaruga, con il patrocinio del Comune, proporrà “La festa della comunità tunisina”. Una serata che deve essere «all’insegna della gioia. Un bellissimo momento conviviale e di spettacolo».
Saranno le donne della comunità storica tunisina presente a Villasimius da decenni, a preparare e servire un eccellente cous cous con verdure e carne dai tipici sapori tunisini. A seguire, un assaggio dei loro favolosi dolci. Il tutto verrà offerto ai presenti, accompagnato da té alla menta e da musica tradizionale suonata dal vivo dal gruppo musicale Marzouk Mejri. Ad animare la serata, sarà  Katia Malika, insegnante di ballo tradizionale.
A Villasimius da oltre 40 anni vivono, lavorano e studiano concittadini di origine tunisina. Questa comunità, la più consistente tra le numerose provenienti dall’estero, conta oltre un centinaio tra donne, uomini, ragazzi e bambini.
Si tratta di una comunità giovane, con età media di circa 35 anni e quattro componenti per nucleo familiare.
Numerose sono le giovani coppie che hanno messo radici a Villasimius e ancor di più famiglie che hanno scelto questo luogo, come dimora familiare, oltre 40 anni fa.
«Le biografie personali rivelano storie di ricongiungimenti familiari, oltre a matrimoni misti con cittadini originari di Villasimius. Un quarto dei tunisini, ora residenti in paese – dice Simona Vargiolu, presidente dell'associazione La Tartaruga che organizza la manifestazione di sabato - sono nati dopo l’arrivo o il ricongiungimento dei genitori. La loro esistenza di adolescenti o di giovani adulti è del tutto condivisa con quella dei coetanei italiani e delle altre numerose nazionalità presenti a Villasimius: l’integrazione è avvenuta in modo naturale e direi anche spontanea. La comunità tunisina rappresenta una bellissima realtà per il nostro paese soprattutto perché molte delle loro tradizioni si sposano perfettamente con le nostre. Siamo felici - chiude Simona Vargiolu - di poter condividere con questi amici la bellezza del vivere insieme, nel rispetto reciproco e nella condivisione di tradizioni e cultura».

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