Ha appiccato un incendio nella propria cella, poi si è scagliato contro gli agenti che cercavano di soccorrerlo ferendone cinque. È accaduto nel carcere di Uta e la denuncia arriva dalla Uil Pa Polizia Penitenziaria.

«Secondo quanto ricostruito, il detenuto ha dato fuoco agli arredi della camera detentiva - spiega il sindacato - L'uomo si è poi barricato nel bagno. Gli agenti della Polizia Penitenziaria sono intervenuti riuscendo a sfondare la porta del bagno per mettere in salvo il detenuto. Quest'ultimo ha reagito con violenza, colpendo gli agenti con calci e pugni. Nella concitazione del momento, un agente è rimasto gravemente ferito, riportando la rottura del muscolo del braccio. Altri quattro agenti hanno subito conseguenze fisiche, con crisi respiratorie a causa dell'inalazione dei fumi tossici e le contusioni causate dai calci e pugni inferti dal detenuto. Anche loro sono stati trasportati in ospedale per accertamenti e cure».

Per Michele Cireddu, segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria Sardegna, «è inaccettabile che i nostri agenti debbano operare in contesti così pericolosi e con risorse umane e strumentali sempre più insufficienti. Questo ennesimo episodio di violenza evidenzia, ancora una volta, la necessità urgente di interventi concreti da parte del Governo e dell'Amministrazione Penitenziaria per garantire la sicurezza». 

(Unioneonline)

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