Giornata di altissima tensione nel carcere “Ettore Scalas” di Uta, dove ieri si sono verificati due brutti episodi a distanza di poche ore l’uno dall’altro: un agente della polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto con problemi psichiatrici e, in un’altra sezione dell’istituto, un secondo recluso ha appiccato il fuoco all’interno della propria cella.

L’agente colpito – riferisce la Uil Pa Polizia Penitenziaria – ha riportato gravi lesioni, tra cui ferite alla bocca che hanno richiesto il trasferimento in ospedale e l’applicazione di diversi punti di sutura. Contemporaneamente, in un altro reparto, le fiamme divampate nella cella di un detenuto hanno generato una situazione di estremo pericolo per l’intera sezione e richiesto l’intervento immediato del personale per domare l’incendio e mettere in salvo gli altri detenuti.

Il duplice episodio ha scatenato l’ennesimo grido d’allarme del sindacato di categoria. Michele Cireddu, Segretario Generale della UIL PA Polizia Penitenziaria, ha denunciato una situazione diventata ormai insostenibile:

«Il personale ha gestito due emergenze contemporanee con professionalità straordinaria, ma continuare a operare in queste condizioni è disumano. Gli agenti lavorano spesso sotto organico e in ambienti sempre più pericolosi, tra detenuti con problemi psichiatrici e soggetti altamente violenti». Cireddu ha puntato il dito contro le croniche carenze di personale, il sovraffollamento dell’istituto: «A fronte di 750 detenuti, avere sezioni presidiate da pochissimi agenti è inaccettabile. Ogni aggressione comporta anche la necessità di piantonamenti ospedalieri, che sottraggono ulteriori risorse a un sistema già al collasso». 

Secondo il sindacato, si tratta solo dell’ultimo episodio di una lunga serie di aggressioni e atti di autolesionismo che si susseguono nel penitenziario sardo, spesso inascoltati dalle autorità centrali. «Il personale di Polizia Penitenziaria combatte ogni giorno in prima linea – ha concluso Cireddu – ma non può più essere lasciato solo. Servono interventi immediati, strutturali e politici». 

(Unioneonline/Fr.Me.)

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