Se lo scorso 27 luglio durante il rogo che ha devastato Punta Molentis non ci sono state vittime il merito è anche di venti semplici cittadini.

Senza pensarci su due volte hanno lasciato il lavoro, la famiglia o qualsiasi altra cosa stessero facendo per dare una mano ai soccorsi ufficiali (encomiabili) e trarre in salvo le persone, dalla prima all’ultima.

ANSA
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Per questo motivo il sindaco Gianluca Dessì, sentiti anche i consiglieri comunali e le comunicazioni della direzione marittima di Cagliari, ha inoltrato al Prefetto l’elenco di queste persone chiedendo per loro una ricompensa al merito civile.

L’encomio

Tutti e venti, insomma, meritano «un encomio ufficiale – viene riportato nelle delibera della Giunta – per il prodigarsi spontaneo, per l’aver messo a rischio la propria incolumità al fine della salvezza altrui e per la salvaguardia di un bene di incomparabile valore collettivo». I nomi, al momento, non sono stati resi noti («Lo faremo solo dopo il via libera da parte del prefetto»).  

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Sono in gran parte operatori nautici ma anche semplici cittadini che hanno sentito il bisogno di mettersi subito a disposizione per salvare vite umane: «Hanno risposto immediatamente alle mie telefonate – spiega il sindaco Dessì – e hanno davvero dato tutto quello che potevano. Sono rimasti lì tra mare, fiamme e fumo, mettendo a rischio la loro stessa vita, sino a quando l’ultimo bagnante non è stato messo in salvo».

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Venti persone, non tutte di Villasimius: «Sono sincero – aggiunge il primo cittadino – la mobilitazione della mia comunità non mi ha sorpreso, era certo del loro supporto anche e soprattutto in situazioni di emergenza. Mi ha invece stupito positivamente la mobilitazione di persone che non sono di Villasimius ma che evidentemente hanno davvero a cuore questo territorio. Vorrei ricordare ancora una volta che sono state delle operazioni molto pericolose».

L’incendio

L’incendio dello scorso 27 luglio ha rischiato di trasformarsi in tragedia per le circa quattrocento persone che in quel momento si trovavano sulla spiaggia di Riu Trottu e di Punta Molentis.

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Il pronto intervento di tutte le forze dell’ordine – Capitaneria, vigili del fuoco, forestale, vigili, carabinieri – è stato determinante. Così come lo è stato quello delle associazioni di volontariato e anche quello, appunto, dei semplici cittadini, protagonisti di «una esemplare e disinteressata dedizione nelle azioni di salvataggio delle altrui vite umane – è il linguaggio un po’ burocratico del documento ufficiale – e dei bagnanti presenti in località Punta Molentis». 

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