Era l’ultimo giorno di vacanza e per godersi ancora il sole e il mare avevano scelto la spiaggia di Cala Regina. Un litorale incontaminato, perfetto per salutare la Sardegna e darle l’arrivederci all’anno prossimo. Ma Matteo Parravicini, 30 anni, e Denis Cotrone, 29, non avevano fatto i conti con i ladri. Al loro ritorno dalla spiaggia hanno trovato nel parcheggio l’auto danneggiata e scassinata. Una volta aperta la portiera, i malviventi hanno rubato le valigie con all’interno tutto il vestiario e anche gli occhiali da vista e il passaporto di uno di loro. Una brutta avventura conclusa con la denuncia ai carabinieri e con l’arrivo in aeroporto per imbarcarsi sull’aereo per tornare a casa, in costume, maglietta e infradito: «Ci hanno rubato tutto».

Il racconto

Dopo la brutta avventura, i due giovani ancora un po’ sotto choc, raccontano quanto successo dalle loro abitazioni di Milano. «La Sardegna è da tempo nel nostro cuore», spiega Parravicini. «A luglio abbiamo trascorso diversi giorni nella costa nord. Poi abbiamo deciso di tornare per altri dieci giorni ad agosto, questa volta per visitare le spiagge del sud». Presa una casa in affitto vicino al litorale quartese e una macchina a noleggio, hanno così visitato in lungo in largo le zone più belle fino a quando è arrivato il momento della partenza. «Lasciata la casa che avevamo in affitto», aggiungono i due, «abbiamo deciso di trascorrere le ultime ore a Cala Regina dovendo partire di sera». Un po’ di relax sotto l’ombrellone, un ultimo tuffo e poi «alle 16 in punto siamo tornati al parcheggio. Sulle prime non ci siamo accorti di niente, poi abbiamo visto il lunotto posteriore sfondato». I due turisti hanno inizialmente pensato a un atto vandalico. «Ma quando ci siamo avvicinati abbiamo visto che avevano aperto l’auto e che ci avevano portato via tutto quello che avevamo all’interno».

La disperazione

I danni sono ingenti. «Un bagaglio da 20 chili dove c’era di tutto: i nostri vestiti, l’intimo, i saponi, il phon, la piastra e tutto il necessario per dieci giorni di vacanza». Non solo. «C’erano anche i miei occhiali da vista», spiega dice Cotrone. «Non si capisce cosa possano farsene di occhiali graduati. Invece a me hanno creato un disagio enorme».

Il disagio

I due in pratica sono rimasti solo col costume da bagno e le ciabatte. «Ci siamo dovuti presentare in aeroporto in queste condizioni. All’imbarco, quando ci hanno visto, ci hanno chiesto come mai avessimo pagato venti chili di bagagli e in realtà avessimo con noi solo uno zainetto che è una sorta di borsa frigo». Adesso sono a casa. «Siamo ancora un po’ scossi per quanto successo. Saremmo dovuti tornare a lavoro ma ci siamo presi un giorno per riprenderci da quanto accaduto». Resta l’amarezza «per avere concluso la vacanza in modo davvero brutto. Anche se già lasciare la Sardegna mette tristezza. Ma non potevamo immaginare che il nostro viaggio potesse concludersi in questo modo».

L’appello

I due giovani in un primo momento, per l’amarezza, hanno pensato di «andare in vacanza in Sicilia nell’estate 2022». Poi il ripensamento. «Sappiamo benissimo che queste cose possono succedere ovunque e mai potremmo rinunciare a tornare in questa splendida Isola. Sono stati dieci giorni davvero belli e di puro relax, dopo un anno impegnativo per tutti». E poi l’appello: «Se qualcuno avesse novità o avesse solo visto i bagagli dispersi, uno nero e uno marrone chiaro, lo preghiamo di contattarci via Facebook, anche perché non riusciamo a capire cosa possano farsene dei nostri indumenti e dei nostri effetti personali».

Giorgia Daga 

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