Resistenza, lesioni e ricettazione. Sono le accuse di cui dovranno rispondere due giovani che a bordo di un’auto sospetta hanno cercato di sfuggire ai carabinieri, tentando anche di investire un militare, costretto poi ad aprire il fuoco contro la vettura per riuscire a fermarla per procedere all’arresto. 

E’ accaduto nella zona di Settimo San Pietro, dove è terminata la folle corsa dei due, già noti alle forze dell’ordine. 

Tutto è cominciato in territorio di Selargius, sulla SS 554. Qui due “vecchie conoscenze” dei carabinieri sono state notate da un militare fuori servizio mentre erano a bordo di un’auto sospetta. 

Il carabiniere, dopo aver tenuto d’occhio i due, ha dato l’allarme ai colleghi, che hanno effettuato accertamenti sulla vettura, risultata rubata giorni fa a Castiadas.

A quel punto sul posto è intervenuta una pattuglia del 112, alla vista della quale i due giovani a bordo dell’auto si sono dati alla fuga lungo la provinciale, facendo anche un tratto di tre chilometri contromano. Per fortuna, in quel momento il traffico era fermo per un semaforo rosso, altrimenti, in caso di collisione, le conseguenze avrebbero potuto essere drammatiche. A Settimo hanno deviato in una strada di campagna, in località Is Cireddus, trovandosi però di fronte un’altra pattuglia dei carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di Quartu, che ha intimato loro l’alt. I due giovani, anziché fermarsi, hanno dapprima rallentato, per poi lanciarsi contro uno dei militari, un ex parà del Tuscania, per andargli addosso. Il carabiniere, con un riflesso, è riuscito a evitare l’investimento, scartando di lato. Quindi lo stesso ha sparato alcuni colpi di pistola contro l’auto in fuga, centrando il paraurti e uno pneumatico. A quel punto la vettura è andata in testacoda, finendo in un canneto a bordo strada. I carabinieri hanno così proceduto all’arresto dei due giovani, usciti incolumi dall’incidente. 

Il militare che ha rischiato di essere investito è stato invece sottoposto ad accertamenti medici. 

(Unioneonline/l.f.)

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