Lo hanno notato uscire dalla sua tana, andando incontro ai sub. Per i sub del Club Sinnai che pure di immersioni e  di esperienze ne hanno davvero fatte molte, è stato  un momento di gradevole relax. Il polpo, "octopus vulgaris", li ha accarezzati con i suoi tentacoli, prima di allontanarsi dopo aver sprigionato il suo "inchiostro" e di sparire nuovamente nella sua tana fra le rocce da dove era uscito poco prima.

«Un piacevole incontro – ha detto il presidente del Club sub Sinnai, Paride Cardia – immortalato dal nostro fotografo Stefano Perra a circa 27 metri di profondità» nelle acque di Genn'e Mari, a Torre delle Stelle, territorio di Sinnai. Il tutto in  un periodo come questo, in cui questa specie di molluschi cefalopodi si riproduce e si avvicina alle coste. Tantissimi i subacquei che hanno già preso a frequentare club e diving della zona alla ricerca di meravigliose immersioni.

«L’area marina protetta di Capo Carbonara di Villasimius - continua Cardia - è sicuramente una perla. Fa parte di un sistema naturalistico più ampio, caratterizzato da incantevoli paesaggi sottomarini dove stavolta è il granito a fare da padrone, nei suoi raggruppamenti di massi e lastroni, habitat ideale per saraghi, polpi e murene, ma anche per corvine, scorfani e cicale di mare, presenti negli anfratti più bui e nascosti e disturbati soltanto dalle torce dei subacquei».

«Anche i colori - aggiunge il presidente del Club sub Sinnai - sono una caratteristica di questo straordinario angolo della Sardegna, trovano origine nelle sterminate pareti di “parazoanthus” o margherite di mare, nelle coloratissime gorgonie, che richiamano il corallo rosso, negli anemoni e nelle spugne, organismi che trovano solida base su cui crescere nei giganteschi massi di granito e nelle lamiere dei numerosi e spettacolari relitti del secondo conflitto mondiale che alloggiano il golfo di Cagliari. Il Loredan, l’Isonzo, il Romagna e tanti altri ancora, che da luogo di morte sono diventati luogo di vita per cernie, dentici, ricciole, barracuda, gronghi, nuvole di castagnole e tante altre specie».

Ancora: «Non è difficile imbattersi, soprattutto in questo periodo, in branchi di piccoli tonni che ancora oggi seguono antiche rotte, un tempo bloccate soltanto da tonnare, come quella di Is Mortorius, in Comune di Quartu, di cui ancora oggi resta il ricordo e alcune vecchie mura».

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