Un ambizioso progetto di linguistica è stato avviato dalle università di Bolzano e di Monaco di Baviera per lo studio dei suoni del sardo campidanese. Per condurre questa ricerca è al lavoro in questi giorni, a Sinnai, un gruppo di ricercatori dell’Università di Bolzano, composto da Alessandro Vietti, Fabio Ardolino e Ilaria Chizzoni. Del gruppo di ricerca fa parte anche Daniela Mereu (Università di Torino), linguista già impegnata nella ricerca e documentazione del campidanese, che ha avuto un ruolo chiave nel progetto.

La comunità sinnaese ha risposto all'iniziativa con diversi cittadini che hanno risposto alle interviste linguistiche organizzate dal team di ricerca. Il progetto si pone due obiettivi fondamentali: da un lato, la costruzione di una preziosa risorsa di documentazione che consentirà di affrontare studi più approfonditi su questa lingua; dall'altro, l'elaborazione e l'analisi strumentale dei dati raccolti durante la campagna. 

«Fondamentali per la riuscita della campagna di ricerca», si legge in una nota, «sono stati Paolo Zedda, studioso della lingua sarda e poeta improvvisatore, Francesco Cappai, operatore dello sportello di lingua sarda, il quale ha costituito il trait d’union fra i ricercatori e la comunità locale, e la bibliotecaria Luisella Saddi. Alla campagna hanno preso parte anche diversi associati dell’Università della Terza Età di Sinnai, che da anni contribuisce alla vitalità della ricerca e dello studio delle radici sarde e sinnaesi. Tra i tanti che hanno prestato la loro voce al progetto compare anche il sindaco Tarcisio Anedda. I risultati di questa ricerca potranno contribuire alla conservazione e alla valorizzazione delle lingue di minoranza, come la parlata campidanese, promuovendo la loro conoscenza e preservando la diversità linguistica».

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