Una mattinata strana attorno alla chiesa di Sinnai, la prima domenica senza don Alberto Pistolesi, morto in un tragico incidente stradale a Quartu. In un clima surreale, la gente quasi smarrita ha ancora sostato nei pressi della parrocchia.

"Parlare di don Alberto oggi – si legge nel foglietto settimanale della comunità parrocchiale di Santa Barbara - è più difficile che mai. Tutto è stato detto su nostro parroco. Quando è arrivato da noi tre anni fa ha detto che entrava in punta di piedi per osservare e conoscere la nostra realtà. Si è fatto conoscere attraverso le sue omelie, dopo riusciva a far sorridere tutti. I giovani erano il suo campo di battaglia. Ma non ha trascurato gli anziani, le famiglie gli ammalati, i Comitati, i gruppi parrocchiali. Era propositivo, sapeva ascoltare e incoraggiare tutti, vedeva le cose sempre dal bicchiere mezzo pieno. Scherzava e rideva facendo anche pensare che non avesse mai problemi”.

“Invece – si legge ancora nel foglietto parrocchiale - ne aveva: un padre che si è ammalato e che poi è morto sette mesi fa, una mamma a cui stare vicino, una parrocchia troppo grande. Insomma i pensieri li ha avuti anche lui, ma non lasciava trasparire nulla. Qualcuno, sui social, l'ha definito ‘il prete del Vangelo della gioia’”.

Straordinaria la partecipazione del paese al lutto per i funerali, celebrati ieri: serrande abbassate durante la messa, si sono fermati tutti. I distributori di benzina, i muratori, i negozianti. Tutto chiuso durante il rito funebre. 

“Ringrazio il paese – ha detto il sindaco Tarcisio Anedda - questa partecipazione dimostra quanto sia stato straordinariamente apprezzato il cammino di don Alberto nei suoi tre anni di missione a Sinnai”.

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