Sinnai: spunta un nuovo progetto da 14 pale eoliche, i tre candidati sindaci dicono no
Alte 150 metri, andrebbero nella zona di Santu Barzolu: l’altolà di Aurora Cappai, Aldo Lobina e Barbara PuscedduPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Quattordici pale eoliche, in un progetto presentato al Comune di Sinnai nei giorni scorsi. Sono previste nella ex Casa Coppi, nella zona di Santu Barzolu, a Tasonis. Il sindaco Tarcisio Anedda lancia l'allarme. Il dossier è appena arrivato sul suo tavolo. Ma a Sinnai sabato e domenica prossima si vota per il nuovo sindaco e per il nuovo Consiglio comunale. Saranno quindi i nuovi amministratori che dovranno occuparsi del caso. Intanto è allarme fra tanti cittadini contrari al mega progetto calato: 14 pale eoliche alte almeno 150 metri. Sentiamo i tre candidati a sindaco di Sinnai. Tre voci sostanzialmente contrarie a questo intervento.
Aurora Cappai
«Per un Comune è doveroso ribellarsi ad una visione statale scellerata e per i più sconosciuta, che esula da ogni dialogo con le comunità locali: 14 pale eoliche in ordine sparso sul territorio di Sinnai e diluite in zone con destinazione agricola che senso ha? Ma dov'è la programmazione regionale? Mi auguro che si facciano le opportune valutazioni. Perché qui non è questione di Skyline. Qui è questione di un paesaggio esteso che è vissuto tutti i giorni. Immutato da sempre. Dove dal 2006 si controlla qualsiasi mutamento paesaggistico. Ai margini di una zona SIC e di protezione dell'avifauna. In luoghi di valore storico e archeologico.Non siamo contrari alle energie rinnovabili ma ritengo che andrebbero scelte specifiche aree in cui destinare l'infrastruttura energetica. Speriamo ancora in un intervento regionale che definisca opportune aree per l'eolico e blocchi le singole iniziative. Non è ragionevole disseminare di pale l'intero territorio senza alcuna programmazione a monte e lasciando soli i Comuni a difesa dei propri territori. Una prepotenza mai vista. Ai Comuni nella procedura di "VIA", viene riconosciuto un labile ruolo consultivo. Che va a vantaggio degli interventi speculativi dei privati».
Aldo Lobina
«Noi di principio non siamo contrari alle energie rinnovabili, sempre che il loro utilizzo sia compatibile col nostro territorio. E con la sua fruizione futura. Questo perché noi ne siamo solo custodi. L’abbiamo avuto in eredità dai nostri avi, ma lo abbiamo ricevuto in prestito dai nostri figli e nipoti. Detto questo esiste un problema anche di costi e benefici. A chi giova? Chi arricchisce l’energia prodotta? Siamo preoccupati non solo per il nostro territorio, ma anche per quello della nostra isola, che è ricca di sole e di vento e di bellezze paesaggistiche d’incanto. Già siamo una colonia per le servitù militari che occupano molta parte della nostra terra, non vorremmo neanche diventare una colonia di servitù energetica. Siamo contrari alle pale eoliche e il fotovoltaico lo vorremmo diffuso sui tetti delle nostre abitazioni. Non conosciamo il progetto della richiesta pervenuta al Comune di Sinnai, tuttavia prima di pronunciarci a proposito vorremmo studiare, approfondire e capire. I nostri diritti vanno difesi con intelligenza. Non con demagogiche impulsive prese di posizione. Siamo contrari di principio a certe speculazioni che a fronte di un apparente vantaggio per qualcuno di noi rischiano di togliere molto molto alle generazioni future. Serve riflessione e giudizio. E comunque certe decisioni debbono essere condivise con la popolazione, nel rispetto delle leggi e naturalmente dei poteri demandati ad ogni comunità di questa isola di Sardegna».
Barbara Pusceddu
«No alla speculazione eolica nei nostri territori. In linea con quanto proposto in queste ore dall’ANCI Sardegna, con la Coalizione “Un’altra Sinnai con Maria Barbara Pusceddu” prendiamo l’impegno affinché anche il nostro Comune difenda il proprio territorio dal rischio del colonialismo energetico imposto che vuole falciare la propria identità culturale, economica e compromettere lo sviluppo. Prendiamo l’impegno a supportare azioni condivise per portare nei vari livelli istituzionali la voce dei cittadini e partecipare attivamente alla costruzione di un percorso legislativo regionale che avrà tra i punti fondamentali il diritto dei territori ad autodeterminarsi, la difesa del nostro bene più importante costituito dalla difesa dell’ambiente e del paesaggio, lo studio approfondito su ciò che è veramente necessario per cittadini e imprese in tema di energia. Ribadiremo sempre e con forza che siamo favorevoli a una transizione energetica giusta, regolata e partecipata dalle comunità locali».