Sestu, dai lavori dell’ex circolo dei combattenti emerge un murale
Durante l’intervento è venuto fuori un dipinto realizzato nel 1970 da Giorgio LoiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un circolo che profuma di storia e ricordi. Si tratta dell'ex circolo dei combattenti a Sestu che a breve diventerà un nuovo teatro polifunzionale per i cittadini. Durante i lavori, però, è emerso un dipinto realizzato nel 1970 da Giorgio Loi che ha trovato il grande interesse da parte dei cittadini, e in tanti sperano in un suo possibile mantenimento nella nuova struttura.
Proprio l'artista ha raccontato la storia dell'opera: «Si tratta di una bandiera tricolore e di un elmetto, emblema dell'esercito italiano dell'ultima guerra. L'ho realizzato nel 1970 nella ex sezione dei combattenti sestesi abbattuta in questi ultimi giorni. Penso che sarebbe un peccato se venisse distrutta o murata».
Al momento però, visti i tanti anni dell'opera, risulta difficoltoso il salvataggio del murale anche per la sua realizzazione direttamente sull'intonaco: «L'unica soluzione - spiega Loi - sarebbe quella di riservarle un'ampia area nel punto stesso in cui si trova il dipinto, chiaramente che sia accessibile. Se fosse di intralcio al progetto, forse l'unica tecnica potrebbe essere quella di staccare accuratamente l'intonaco con tecniche adeguate e riposizionarlo in altro sito».
Una bandiera e un circolo che fanno riemergere tanti ricordi ai discendenti dei combattenti. Una foto in particolare è stata recuperata da una stanza con la sezione combattenti prima della demolizione e postata sui social, con i tanti commenti orgogliosi dei parenti dei combattenti.
«Mio padre padre si è potuto fregiare del diploma d'onore direttamente dal Ministero degli Interni. La premiazione è avvenuta 3 anni fa in Prefettura a Cagliari», racconta Orlando.
«Onore a tutti i nostri nonni e padri! Il mio ha combattuto in Etiopia», aggiunge Giuseppe.
«Mio nonno Efisio Manunza, classe 1913, è partito quando mia madre aveva circa 22 giorni. Venne fatto prigioniero in Grecia per poi tornare in patria dopo 6 anni», la testimonianza di uno zio di Nicoletta.
Intanto, in attesa di novità riguardanti il murale, si è provveduto a rimuovere accuratamente la targa che farà parte del nuovo teatro come spiega la sindaca Paola Secci: «La targa è stata rimossa prima della demolizione e verrà posizionata in maniera visibile nel teatro a memoria di questi eroi sestesi che hanno fatto la resistenza».
Una struttura che ha significato tanto per i cittadini, che ancora oggi rievoca tanto orgoglio, ma che in maniera ancora più significativa lascia il suo testimone al teatro che rappresenta la forma più alta di cultura e libertà.