Selegas, il parroco e cinque ragazzi in missione in Tanzania
Ad accoglierli don Carlo Rotondo, Missionario Fidei Donum della Diocesi di Cagliari e da anni impegnato in prima linea negli aiutiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Cinque giovani di Selegas, accompagnati dal parroco don Gabriele Casu, stanno vivendo l’esperienza della missione di Pawaga, in Tanzania, toccando con mano la realtà di una delle regioni più povere del mondo. Il gruppo è partito mercoledì 8 gennaio per vivere un’avventura di due settimane, in un contesto che renderà ancora più tangibili i valori di solidarietà e condivisione. Sono ospiti di don Carlo Rotondo, Missionario Fidei Donum della Diocesi di Cagliari, da anni impegnato in prima linea nella missione.
L’iniziativa è anche una testimonianza di impegno concreto da parte dell’intera comunità parrocchiale. In occasione delle festività natalizie, infatti, i cittadini hanno partecipato a una colletta straordinaria per sostenere un progetto fondamentale per il nuovo ospedale di maternità di Pawaga, recentemente inaugurato grazie alla realizzazione di un ambizioso programma promosso dall'associazione “Admiss - Amico della Missione”. In particolare, la grande generosità dei seleghesi ha permesso di donare un’incubatrice per il reparto neonatale, fondamentale per salvare vite di bambini nati prematuri o con difficoltà respiratorie.
I ragazzi coinvolti stanno vivendo un’esperienza unica, fatta di incontro, scoperta e crescita personale. La missione di Pawaga, seppur piccola, è un faro di speranza in una regione dove le difficoltà quotidiane sono molteplici: dalle carenze sanitarie alla scarsità di risorse, dalla povertà alla sfida di educare e sensibilizzare la popolazione. Ma è anche un luogo dove ogni gesto di aiuto ha il potere di cambiare il destino di molte persone.
Il viaggio missionario, pur breve, rappresenta per i giovani di Selegas un’occasione irripetibile per confrontarsi con una realtà lontana e differente dalla loro, ma allo stesso tempo per riscoprire la bellezza della condivisione e dell’aiuto reciproco. Non solo un’esperienza religiosa, ma una testimonianza concreta di come l’amore per il prossimo possa superare ogni barriera geografica e culturale. E la colletta natalizia, che ha permesso di fornire l’incubatrice all’ospedale, è solo un esempio del potente legame che unisce le comunità di Selegas e Pawaga, due realtà distanti ma unite dal filo della solidarietà e della speranza.