«Scomposto e privo di contenuti», così l’opposizione ha definito il commento dell’assessore al patrimonio, Carlo Secci, sul ricorso presentato al Tar dalla società Poli Sport Center, per l’assegnazione del campo polivalente “Raffaele Piras”. Per la Poli Sport Center, la gara sarebbe «viziata da irregolarità», come si legge nella lettera inviata al Comune. La società contesta una serie di punti chiave che avrebbero compromesso la valutazione delle offerte. Tra le accuse principali figurano un presunto errore “materiale” nell’attribuzione del punteggio, che secondo la società deriverebbe «da una non attenta lettura del Piano Economico Finanziario (Pef), e la mancanza della dichiarazione di possesso dei requisiti di moralità da parte del raggruppamento vincitore».

«L’assessore Secci contesta una presunta attività dilatoria a opera dei ricorrenti, dimenticando che il ricorso amministrativo è prima di tutto un diritto», attacca Michela Vacca. «Solo una sospensiva avrebbe potuto interrompere il decorso naturale del procedimento amministrativo. In assenza, si può procedere con la sottoscrizione del contratto a favore dei vincitori. Sembra, per contro, che sia lo stesso assessore cautelativamente a volere interrompere le procedure in attesa che il Tar si esprima. Probabilmente la sicurezza che fino a questo momento lo aveva accompagnato inizia a vacillare».

La minoranza in Consiglio aveva contestato la procedura di assegnazione del centro. «Se il punteggio massimo è stato attribuito al progetto che ha proposto l’investimento economicamente più elevato, nessuna valutazione sulla congruità dell’offerta proposta è stata effettuata perché il bando non richiedeva alcuna documentazione che avrebbe consentito l’effettuazione delle verifiche», spiega il consigliere Giovanni Meloni, «l’assessore Secci si sarebbe dovuto interrogare sui non pochi lati oscuri del procedimento gestito dal suo assessorato: il funzionario ha prima predisposto il bando per poi dirsi fuori con una dichiarazione di incompatibilità. La stessa però che avrebbe dovuto successivamente imporgli l’astensione nel rinnovo delle concessioni temporanee alle società sportive. Così però non è stato».

Dall’altra parte, l’esponente della Giunta Pisu non ci sta e replica alla capogruppo di “Quartucciu nel cuore”. «Leggo con stupore quanto asserito dalla consigliera Vacca sull’intenzione di sospendere le procedure di affidamento in attesa che il Tar si esprima. La consigliera non avendo argomenti puntuali mistifica le mie parole e mi attribuisce intenti mai espressi», incalza Secci, «la procedura seguirà l'iter amministrativo previsto. Siamo fiduciosi nel rigetto del ricorso da parte del Tar».

E assicura che «è volontà e indirizzo dell’amministrazione arrivare alla conclusione della procedura di firma del contratto con il vincitore e affidamento della struttura dal 1 aprile 2025 come previsto così da andare incontro alle esigenze dei cittadini che attendono di poter usufruire della struttura».

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