Era andato in bagno per riempire la borraccia a una sua compagna di classe. Voleva fare una gentilezza Francesco, 13 anni, (il nome è di fantasia), e di certo non si aspettava che invece sarebbe finito nelle grinfie del branco. Tre ragazzini del suo stesso istituto lo hanno circondato nei bagni della scuola media, spinto e preso a schiaffi, lasciandolo a terra dolorante. A raccontare la brutta avventura è la mamma, che andrà dai carabinieri a sporgere denuncia: «Mio figlio si era spostato un attimo per andare in bagno», dice, «quando è stato prima minacciato e poi colpito da questi tre bulletti che erano già stati segnalati per il loro comportamento. Non solo noi ma tutti i genitori della classe per altro già da tempo, sono preoccupati per questa situazione».

Francesco ha raccontato tutto per filo e per segno: «Gli hanno dato uno schiaffone», prosegue la mamma, «e lui è andato subito a chiedere aiuto ai docenti proprio come gli ho insegnato io. Glielo dico sempre “se ti senti minacciato o succede qualcosa devi andare subito a chiedere aiuto agli adulti”. La scuola si è subito prodigata e le insegnanti mi hanno immediatamente chiamato. Sono corsa a prenderlo e l’ho trovato molto scosso e spaventato». E pare che minacce, insulti e spintoni non siano un caso isolato: «Gli stessi tre ragazzini», dice ancora la mamma, «se la sono presa nei giorni scorsi anche con un altro compagnetto di mio figlio. Quello che fa rabbia è non potersi sentire sicuri nemmeno a scuola. L’istituto ci ha assicurato che faranno le loro verifiche e prenderanno i provvedimenti necessari».

Dall’istituto assicurano che «la scuola è intervenuta prontamente. Adesso convocheremo i genitori e sentiremo i ragazzi coinvolti. L’intervento della scuola non si esaurisce certo al momento immediatamente successivo al fatto. Ci sarà una serie di azioni disciplinari da prendere».

L’istituto è comunque da sempre in prima fila contro il bullismo, «collaboriamo da tempo con la Polizia locale e con la Polizia e organizziamo incontri specifici contro il bullismo e il cyber bullismo. Ogni tanto ci sono ragazzi al di sopra delle righe in una età in cui è facile fare stupidaggini. Parliamo di ragazzini a cui bisogna sempre dare l’opportunità di migliorarsi e comprendere». 

Giorgia Daga

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