Dopo il successo della prima edizione dello scorso anno , si rinnova sabato a Quartu la Festa delle Associazioni in programma nella via Eligio Porcu, con la partecipazione di associazioni che si occupano di turismo, sport, ambiente, protezione civile, cultura, assistenza e di educazione formativa . L'obiettivo - è stato detto durante la conferenza stampa di oggi per presentare la giornata - è quello di stringere ancora di più i legami della ‘rete’ associativa che opera nel territorio cittadino, fornendo anche un’occasione di incontro con la comunità che potrebbe peraltro stimolare ulteriori adesioni. Una festa per tutti, con le associazioni locali ma anche con il contributo di organismi di altri Comuni dell’area metropolitana, a conferma di quel legame e di quella disponibilità all’accoglienza che il mondo delle associazioni quartesi da sempre offre a tutti coloro che gratuitamente e volontariamente si mettono al servizio delle comunità in cui vivono, a supporto e in sinergia con le attività della pubblica amministrazione.

Musica, sport, rider su Harley Davidson, ciclisti, tradizione, festival culturali, cura delle fragilità animeranno sabato il centro di  Quartu, con inizio previsto per le 17, con il taglio del nastro dell’Assessore ai Servizi sociali e alle Politiche generazionali Marco Camboni. Un importante contributo sarà garantito dal CSV Centro Servizi per il Volontariato della Sardegna, partner dell'evento e presente con un suo gazebo, e dal Centro Commerciale Naturale di via Eligio Porcu, che si presta a ospitare l’iniziativa. La festa gode inoltre del patrocinio gratuito del Comune.

«Questa bellissima iniziativa è il coronamento di un lavoro che l’Amministrazione porta avanti da due anni - commenta l’Assessore ai Servizi sociali e alle Politiche generazionali Marco Camboni -. Il mondo dell’associazionismo a Quartu è sempre stato il cuore pulsante della città, e siamo lieti di essere riusciti a mettere in rete tanti interessi, tante persone che da sempre si sono messe a disposizione della cittadinanza e in particolare delle frange più deboli della società. Da cinque anni a questa parte abbiamo finanziato dei progetti di inclusione sociale, che sicuramente hanno dato linfa vitale alle azioni dei volontari, abbiamo creato degli spazi d'incontro, abbiamo riaperto la Sala Pira, il centro di via Zara, un altro punto di aggregazione in piazza IV Novembre. Tutto questo per favorire uno scambio continuo, perché è fondamentale confrontarsi e trovare soluzioni condivise. Credo che il dialogo, la vicinanza, la partecipazione, porti sempre a dei risultati importanti, quindi io personalmente non posso che ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questi risultati», conclude l’esponente della Giunta Milia.

«L’entusiasmo delle associazioni, confermato dalle tante adesioni, rivela quanto sia vivo il tessuto associativo e del volontariato in città, quanto sia sentito il bisogno di entrare in relazione con una rete sempre più allargata, accogliente e collaborativa e non limitata ai confini cittadini, quanto ancora questo mondo rappresenti il ponte tra la comunità e la Pubblica Amministrazione», aggiunge il presidente della Consulta delle Associazioni di Quartu Alessandro Passera, «Il Comune ci offre un’ospitalità istituzionale preziosissima, un percorso di ascolto e collaborazione che, pur nelle difficoltà normative e finanziarie, guarda in una direzione virtuosa di promozione e consolidamento delle realtà associative partner dell’evento». «La caratteristica del Terzo settore è proprio quella di rendere migliore la qualità della vita dei territori. Per questo vorremmo che tali associazioni partecipassero sempre più attivamente alla programmazione e alla gestione delle attività»,  dichiara Franco Marras, Direttore del CSV, «È un passaggio complicato che però adesso è previsto dalla legge, attraverso quella che viene definita ‘amministrazione condivisa’, ovvero co-programmare e co-progettare insieme alle Pubbliche Amministrazioni, insieme ai privati, insieme a coloro che vogliono dare una mano, partendo dall’individuazione dei bisogni».

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