Anche il secondo tentativo per garantire un rifugio ai 400 cani di Quartu abbandonati per strada è andato deserto.

Nessuna offerta con la procedura negoziata bandita prima di Natale - così come successo per la prima gara conclusa appena due settimane fa - tanto che il Comune è dovuto correre ai ripari con un affidamento urgente al canile Shardana di Selargius - struttura che ospita i cuccioli randagi della città da anni, e con una convenzione in scadenza - attraverso un mini appalto di tre mesi e un costo totale di oltre 130mila euro.

Lo stesso rifugio non ha partecipato alla prima gara d’appalto, andata deserta, perché l’offerta economica proposta nel bando comunale - a detta dei titolari del canile - non ricoprirebbe i costi da sostenere per la cura dei cani, soprattutto alla luce dei rincari generali che a cascata si ripercuotono anche sul mantenimento degli animali nella struttura. Un milione e mezzo per tre anni - che si traduce in un costo giornaliero di 3,10 a cane - non sarebbe sufficiente quindi. Lo stesso motivo per cui non avrebbe risposto alla trattativa negoziata scaduta il 27 dicembre.

«I titolari del canile ci hanno comunicato che 3 euro e 10 sarebbe un prezzo impraticabile, sottolineando che avrebbero partecipato con un’offerta che va dai 3 euro e 70 centesimi in su», spiega il vicesindaco Tore Sanna. Da qui la decisione di un affidamento provvisorio di tre mesi, sempre al canile di Selargius, prevedendo un costo giornaliero di 3,70 euro a cane. «Questi tre mesi ci serviranno per ridefinire la nuova gara d’appalto – dice il vicesindaco – a questo punto con una base d’asta che sale di 60 centesimi, da 3 euro e 10 a 3,70».

© Riproduzione riservata