Dolore e sgomento per la tragica morte di Maximiliano Vinchesi, 49 anni, maresciallo dell'Esercito, cagliaritano ma residente a Quartu, vittima proprio a Quartu, sulla litoranea, di un tragico incidente stradale.

Sentimenti di «commossa vicinanza e cordoglio» sono stati espressi ai familiari del militare dal comandante della Brigata Sassari, Stefano Messina, e dal comandante del 151esimo reggimento fanteria, Alessio Argese, dove il 49enne prestava servizio. 

E grande è stata la commozione nella comunità quartese dopo la notizia della drammatica sorte di Vinchesi, uomo dedito al lavoro, con la passione per lo sport – in particolare per il kite surf – e per la moto. 

Domenica era proprio in sella alla sua Yamaha, in via Leonardo da Vinci, quando si è scontrato per circostanze in fase di accertamento contro una Citroen che procedeva in senso opposto.

Illeso il conducente di quest’ultima, ma sotto choc, il primo a chiedere aiuto. Ma i tentativi di salvare la vita al 49enne sono purtroppo risultati vani.  

Sulla dinamica indagano gli agenti della polizia locale. Si parla di una possibile invasione di corsia. La salma di Vinchesi è stata trasferita all’obitorio del cimitero quartese a disposizione dei familiari, mentre la pm di Cagliari Nicoletta Mari ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. 

Quella di ieri è stata una domenica di sangue sulle strade: a Tortolì, all’alba, è morto Mattia Miscali, 20 anni, dopo che un’auto con a bordo altre quattro persone, amici del giovane, è finita contro un guardrail. 

Gli articoli completi di Raffaele Serreli, Giorgia Daga e Roberto Secci su L’Unione Sarda in edicola e nell’edizione digitale

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