Una nuova vita per l’edificio di fine Ottocento che ospitò in passato il Municipio: grazie a un finanziamento di 400mila euro, lo stabile verrà ristrutturato e diventerà la sede dell’archivio storico e multimediale di Capoterra. Oggi il vecchio palazzo comunale, che sorge tra corso Gramsci e via Indipendenza, ospita al piano terra un magazzino della Pro loco e a quello superiore il comando della compagnia barracellare, ma nei piani dell’amministrazione comunale diventerà presto il luogo deputato a custodire la memoria storica del paese.

Abbattimento delle barriere architettoniche, miglioramento energetico dell’edificio, riqualificazione degli spazi interni, un impianto fotovoltaico e nuovi bagni: il programma dei lavori è destinato a rimettere a nuovo la struttura. Il sindaco, Beniamino Garau, spiega l’obiettivo dell’iniziativa: “Da un lato intendiamo salvaguardare un edificio che appartiene al patrimonio storico e architettonico di Capoterra, dall’altro vogliamo finalmente dare all’archivio storico comunale una degna collocazione. I lavori, finanziati dalla Regione, prenderanno il via a breve, e ci permetteranno di ristrutturare l’edificio superando alcune criticità legate all’età della struttura: per collegare i due piani, e permettere a chiunque di usufruire di questi spazi, il vecchio Municipio verrà dotato di ascensore. Per quanto riguarda la compagnia barracellare, abbiamo pronta una soluzione per permettere agli agenti di avere a disposizione un luogo idoneo maggiormente adatto alle loro esigenze”.

Bernadette Puddu, presidente della Commissione cultura, che lo scorso anno aveva presentato una mozione a favore dell’istituzione dell’archivio storico e multimediale di Capoterra, sottolinea come attualmente il materiale sia custodito in un luogo non idoneo: «Oggi, l’archivio storico sta tutto negli scatoloni custoditi nei locali che si trovano sotto i parcheggi del Municipio, già allagato durante le ultime due alluvioni. Avere un archivio in grado di testimoniare non solo la storia amministrativa del nostro paese, ma anche di permettere ai cittadini di condurre ricerche anagrafiche credo sia importante per tramandare la nostra storia: fondamentale, inoltre, sarà la parte multimediale, che potrà permettere di digitalizzare e catalogare fotografie, lettere e documenti forniti dai cittadini». Efisio De Muru, capogruppo del Pd, invita l’amministrazione comunale a chiedere alla Regione maggiori finanziamenti: «Il progetto è importante, e credo servirebbe più denaro, in ogni caso dare la giusta dignità all’archivio storico del Comune significa preservare la memoria del paese».

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