Ha passato informazioni riservate accedendo abusivamente alle banche dati, in cambio di 8mila euro.

Questa l’accusa a carico di un dipendente del Comune di Quartu, il 57enne di Sinnai Franco Pusceddu, coinvolto in un’inchiesta denominata "Interrogazione a sorpresa" condotta dai finanzieri del comando provinciale di Palermo.

Nei guai anche altri dipendenti pubblici dell’Inps: tutti avrebbero trasferito dietro compenso informazioni riservate a imprenditori del settore recupero crediti con due sedi, una a Palermo e l'altra a Riccione. L'organizzazione aveva ramificazioni in Sardegna, Campania ed Emilia Romagna.

I titolari delle due società avrebbero corrotto i dipendenti pubblici per reperire informazioni riservate in merito alla posizione lavorativa e contributiva di ignari utenti dell’Inps, nei cui confronti avevano ricevuto da terzi l’incarico di recuperare dei crediti.

I militari del nucleo di polizia economica e finanziaria hanno eseguito un'ordinanza del gip di Palermo, su richiesta della procura. Sono sedici gli indagati coinvolti nell'inchiesta per i reati di associazione per delinquere, corruzione, accesso abusivo alle banche dati, rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio, nonché responsabilità amministrativa.

Dopo un ricorso al Tribunale del Riesame da parte della procura sono stati emessi gli arresti domiciliari nei confronti di un imprenditore di Riccione e l'interdizione dall'esercizio di attività imprenditoriale per sei mesi per l'amministratore di fatto della società palermitana. Con lo stesso provvedimento è scattato il sequestro preventivo nei confronti di tre aziende di recupero crediti per un valore di oltre 77mila euro. L'esecuzione delle misure è sospesa fino al momento in cui la decisione diverrà definitiva.

(Unioneonline/D)

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