Un importante investimento da un milione di euro al CRS4 – Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna, che porta al Parco scientifico e tecnologico di Pula, primo in Italia, un sequenziatore genomico Illumina NovaSeq X Plus di ultima generazione.

I fondi sono messi a disposizione da Sardegna Ricerche sulla base del piano di sviluppo approvato dalla Giunta regionale.

La nuova tecnologia all’avanguardia presente nel sequenziatore Illumina NovaSeq X Plus è in grado di garantire migliori performance rispetto alle macchine attualmente in uso in altre regioni e consentirà pertanto al CRS4 di produrre dati di sequenziamento di varie tipologie, umano, animale e vegetale, uniti ad una maggiore velocità e a costi ridotti.

«Con questo ulteriore investimento – spiega il governatore Solinas – il Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna, CRS4, conferma il proprio ruolo in un settore chiave, quello dell’alta tecnologia, della ricerca e dell’innovazione, fondamentale per lo sviluppo della società e per la promozione della crescita economica».

«Una nuova strumentazione – le parole di Giacomo Cao, amministratore unico CRS4 – con lo scopo di aumentare l’accuratezza, l’affidabilità e la capacità di produzione di dati di sequenziamento. L’obiettivo è quello di aumentare gli standard di qualità del prodotto finale; ridurre i costi per le analisi; fornire un servizio completo, dalla produzione dei dati alla possibilità di consultazione dei risultati delle analisi mediante interfaccia web. La piattaforma è direttamente interconnessa alle risorse HPC del centro di calcolo del CRS4, una infrastruttura, unica in Italia, che permette l’esecuzione di progetti di sequenziamento su larga scala. Grazie al sostegno finanziario della Giunta regionale e del socio Sardegna Ricerche, la nuova strumentazione consentirà al Centro sia di diventare un importante punto di riferimento per la genomica a livello regionale e magari nazionale sia di supportare progetti di ricerca su larga scala finanziati, non solo attraverso il PNRR, per individuare ad esempio caratteri genetici sconosciuti della popolazione sarda».

«Potenziare e mantenere allo ‘stato dell’arte’ le infrastrutture del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna – aggiunge Maria Assunta Serra, direttrice generale Sardegna Ricerche – è una delle finalità istituzionali di Sardegna Ricerche. In particolare, l’importante spesa che Sardegna Ricerche ha sostenuto per la nuova Piattaforma di sequenziamento permette al CRS4 di confermarsi quale centro d’eccellenza a livello nazionale e internazionale, e contribuisce alla costruzione di un sistema regionale della ricerca in grado di attrarre competenze e investimenti e di rispondere alle emergenze sanitarie e alle nuove sfide».

Il gruppo di lavoro del laboratorio di sequenziamento è composto da Lidia Leoni, Roberto Cusano, Jessica Milia e Rossano Atzeni.

(Unioneonline/v.l.)

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