Picchiato selvaggiamente con un bastone e lasciato a terra agonizzante, la morte è sopraggiunta poco dopo. Sarebbe questo lo scenario in cui è maturato il delitto di Massimo Deidda, il 63enne ucciso lunedì sera a Gergei, nel suo podere in località Aureddus. Due le persone fermate: Cesare Tiberio e Stefano Farris, padre e figlio di 59 e 29 anni, allevatori come la vittima con la quale avrebbero avuto in passato discussioni per motivi vari sempre in ambito agro-pastorale.

Mentre Deidda veniva aggredito, un uomo avrebbe visto la scena da lontano avvisando subito i carabinieri, e un altro agricoltore avrebbe poi ritrovato il 63enne a terra, in fin di vita. Quando sono arrivati i militari, però, non c’era più nulla da fare.

Oggi è in programma l’autopsia sul corpo, effettuata dal medico legale Roberto Demontis, e domani si svolgerà l’udienza per la convalida del fermo.

(Unioneonline)

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