A livello regionale, i dati per la Sardegna sul coronavirus sono più che buoni. L’Isola infatti registra l’indice Rt più basso d’Italia, a 0.62, ma a livello locale c’è qualche emergenza. Come a Villamassargia, paese di poco meno di 3.500 abitanti che ripiomba in piena zona rossa con un’ordinanza del sindaco in cui si parla della “espansione di focolai con un numero di contagiati pari a 34 rispetto a quelli riscontrati nell'intero territorio del Sulcis Iglesiente pari complessivamente a 94".

Il primo cittadino, Debora Porrà, ha quindi imposto stringenti misure “limitando tutti gli spostamenti non strettamente necessari per lavoro, lo studio o salute e tutte le occasioni di assembramenti, così come previste nelle cosiddette zone rosse, per un periodo non inferiore a ulteriori 10 giorni”. Consentito uscire di casa solo con mascherina obbligatoria e autocertificazione e viene istituito il coprifuoco dalle 22 alle 5 del giorno successivo. Chiusi tutti gli esercizi commerciali, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (comprese farmacie, parafarmacie, edicole e tabacchi), stop ad eventi e manifestazioni civili e religiose. Sì invece agli spostamenti necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti previsti dalla normativa ed è consentito, a un solo componente del nucleo familiare e per non più di una volta al giorno, lo spostamento per gli interventi necessari alla tutela delle produzioni vegetali e degli animali da cortile o allevati. 

(Unioneonline/s.s.)

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