«È una scuola, non un lager». Gli studenti dell’istituto “Sergio Atzeni” di Capoterra minacciano lo sciopero e protestano contro il regolamento scolastico firmato dal dirigente: «Possiamo andare in giardino soltanto se accompagnati da un insegnante, durante la ricreazione non possiamo rimanere nei corridoi e i bagni vengono chiusi».

A scatenare la protesta degli studenti un episodio di qualche giorno fa. Una ragazza è andata in bagno prima della ricreazione ma era ancora nei servizi igienici quando è suonata la campanella. I bidelli, come da regolamento, hanno chiuso a chiave i bagni e la studentessa è rimasta prigioniera all’interno.

Monta il malumore tra i ragazzi, come spiegano i rappresentanti studenteschi: «All’”Atzeni” gli studenti si trovano costretti in classe anche durante la pausa. Alcuni di noi hanno provato ad uscire in giardino ma sono stati ripresi con durezza dal dirigente».

Il vicepreside Bruno Deplano: «Ci dispiace per la ragazza rimasta chiusa in bagno: li teniamo chiusi per evitare che diventino teatro di spaccio di droga come è accaduto in passato. La ricreazione? Vogliamo favorire la socializzazione». 

Michele Porcu

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