Canta Backstreet Boys e Frozen in campidanese e lo attaccano: «Questo non è sardo». Lui scrive un inno all’unità dell’Isola
Oltre un milione di visualizzazioni per i suoi video, ma Luca Espa incappa nella “classica” polemica “identitaria” e decide di rispondere con un brano in italianoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Basta, non farò più canzoni in sardo». Luca Espa, quartese di 28 anni, nella vita vuole fare il cantante. E come tanti cerca la strada del successo attraverso i social. Qualche soddisfazione se l’è tolta: ha trasformato “I want you it that way” dei Backstreet Boys in “D’ollu d’iaici”, con un video realizzato nei giardinetti a ridosso di via Fiume a Quartu.
Al di là del merito della scelta e dei giudizi stilistici, ha realizzato 1,2 milioni di visualizzazioni. Superate, comunque, da una versione, sempre in sardo, di un passaggio di Frozen: 1,3 milioni le views. Due prodotti che si inseriscono in un filone “identitario” inaugurato ad aprile.
Ma c’è stato un problema: tanti gli hanno scritto che il suo «non è vero sardo». E il giovane artista ha fatto un catalogo di queste prese di posizione, secondo le quali la variante di Cagliari (o Quartu) non rispetta i canoni della limba sarda pura. Un classico che si rinnova quando si affrontano punti di vista tra il capoluogo e il resto dell’Isola, da Monastir (o poco più a nord) in su.
Avrebbe potuto passarci sopra, Luca Espa. Vuoi per scatenare un dibattito, o vuoi per reale convinzione, oggi ha fatto un annuncio: «È arrivato il momento. Il momento di dire la mia», ha scritto, «Il momento di unirsi tutti quanti. Perché non esistono differenze tra persone che amano la stessa terra, le stesse traduzioni e la stessa bandiera. Siamo tutti “Inequivocabilmente sardi”».
Da qui il titolo del suo nuovo pezzo: cantato, stavolta, in italiano. Un brano che può piacere. O anche no. Ma di certo non è in sardo.
(Unioneonline/E.Fr.)