Dopo la porta di un noto locale del centro chiusa in faccia perché trans, Martina Floris, nata Gabriele, ha vinto una piccola parte della battaglia (ancora lunga): «Ho ricevuto due offerte di lavoro a Cagliari. Sono felicissima, perché è assurdo che nel 2023 si venga ancora valutati - e scartati - per il genere e non per il curriculum e le proprie competenze. Servirebbe un cambio culturale».

Ha la voce squillante la ventunenne originaria di Carbonia che ha affidato la sua rabbia a Facebook e alle pagine del nostro giornale, mettendo a nudo il passato doloroso, fatto di sofferenza, abusi e quel cammino di transizione intrapreso sfidando tanti, troppi pregiudizi. «Sono infinitamente grata a chi mi ha dato questa possibilità, ma ho anche la consapevolezza che decidere di cambiare sesso ti porta a scontrarti quotidianamente con la cattiveria e l’ignoranza di chi giudica senza sapere. Avrò vinto davvero la battaglia quando non sarà più necessario giustificarsi per il proprio orientamento sessuale e difendersi dai giudizi e dalle cattiverie della gente».

L'intervista completa nell'Unione Sarda in edicola.

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