Bancarotta e truffa aggravata: confiscato un caseificio di Guspini
Ultimo atto dell’inchiesta del 2012 che aveva portato a 4 misure cautelari. Lo stabilimento (valore 1,5 milioni) sarà destinato a finalità socialiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un caseificio di Guspini e i macchinari al suo interno è stato confiscato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Cagliari, su disposizione del Procuratore Generale della Corte d’Appello, come ultimo atto dell’inchiesta iniziata nel 2012 con al centro il crac milionario di una società di capitali fallita due anni prima.
Circa 1,5 milioni di euro il valore dello stabilimento, che ora – spiegano gli inquirenti – «potrà essere definitivamente trasferio tra i beni di proprietà dello Stato e, quindi, utilizzato dalla collettività per finalità sociali».
Le indagini partite oltre dieci anni fa avevano portato all’applicazione di misure cautelari personali a carico di quattro persone, accusate di bancarotta fraudolenta e truffa aggravata ai danni di istituti di credito, dell’Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura e dell’Agenzia delle Entrate per un ammontare di oltre 4,1 milioni di euro.
Il caseificio confiscato era già finito sotto sequestro, in quanto ritenuto dal giudice frutto dei proventi dell’attività illecita perpetrata.
«Le Fiamme Gialle cagliaritane, infatti, avevano ricostruito le ingenti risorse finanziarie che l’amministratore di fatto della società e promotore dell’articolata frode, con la collaborazione del figlio, della nuora e di un altro prestanome, aveva illecitamente ottenuto attraverso la falsificazione dei bilanci e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per circa 2,4 milioni di euro allo scopo di far lievitare, fittiziamente, la capacità economica dell’azienda, somme poi distratte per finalità personali e per la costruzione del suddetto caseificio, provocando in tal modo il dissesto della società, simulando, nel frattempo, il furto di tutta la documentazione contabile e fiscale, e, conseguentemente, determinandone il fallimento», ricostruiscono gli inquirenti.
A seguito della sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Cagliari nei confronti del principale imputato per bancarotta fraudolenta e truffa aggravata, divenuta definitiva nel mese di luglio 2024, i Finanzieri hanno quindi eseguito il decreto di confisca dello stabilimento industriale guspinese, con un’operazione che è stata battezza con il nome di “Antichi Sapori”.
(Unioneonline)