Tra i comitati che si battono contro la speculazione energetica regna la soddisfazione dopo la presentazione di ieri a Orgosolo della proposta di legge di iniziativa popolare voluta per fermare l'assalto selvaggio all'isola. Gli attivisti si dicono in piena sintonia con i sindaci e pronti a sostenere la “Pratobello 24” e i nove articoli che potrebbero rappresentare lo strumento adatto per fermare salvare la speculazione energetica ai danni della Sardegna.

«Siamo favorevoli e appoggeremo questa legge con grande onore, perché faremo parte della storia sarda», assicura Davide Meloni, del comitato Difesa territorio Uta. «Avevamo già valutato da tempo il coinvolgimento di professionisti in ambito giuridico che ci potessero guidare verso una soluzione concreta per far esprimere la reale partecipazione del popolo», assicura Maria Grazia Demontis del Comitato Gallura.  Un momento di forza e coesione che rievoca le gesta di Pratobello, che – forte della sua storia – campeggia nel titolo della proposta di legge.

«Nostro obiettivo è raccogliere il maggior numero di firme per dare consistenza alla proposta, è una risposta democratica, oltre a scendere in piazza e fare sit in. Vogliamo sollecitare il parlamentino sardo a occuparsi seriamente dei problemi che verranno da questa enorme richiesta di installazioni eoliche che preludono alla distruzione totale della Sardegna, svegliare i nostri consiglieri regionali a fare una legge seria che tuteli l’Isola», ha spiegato Pasquale Mereu, sindaco di Orgosolo che ha fatto gli onori di casa nell’auditorium affollato.

La legge nasce dallo Statuto sardo del 1948 e fa riferimento alla competenza primaria della Regione nel settore urbanistico. L’obbiettivo è quello di bloccare i nuovi impianti e quelli in itinere con una nuova normativa urbanistica per tutti i territori. Dopo gli applausi, arriva l’appello: bisogna andare a firmare e sottoscrivere la proposta di legge. Per far approdare la legge sui banchi delle due Camere basterebbero 10mila firme ma si puntano le 50mila. Per Stefania Murru, del Comitato Nuorese contro la speculazione energetica «si tratta di uno strumento che può darci una forza concreta». 

(Unioneonline)

Il servizio per il tg di Videolina di Stefano Birocchi: 

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