Peste suina: fine dell'embargo, ma massima attenzione alle carni che arrivano in Sardegna
Il prossimo obiettivo, spiega il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu, è il riconoscimento IgpLa Comunità Europea dice stop ai divieti e, dopo 40 anni di lotta alla peste suina africana, le carni prodotte negli allevamenti sardi possono finalmente arrivare sui banchi di vendita di tutta Europa. L'epidemia di Psa è arrivata però nel Nord Italia e in diverse nazioni europee. La situazione si ribalta e ora diventa indispensabile innalzare i livelli di controllo e di sicurezza per le carni che sbarcano in Sardegna, così da evitare l'insorgere di nuovi focolai. Una situazione preoccupante.
Nell'Isola, soltanto il 25% delle carni suine consumate vengono prodotte negli allevamenti sardi. Il resto arriva da fuori. Il prossimo obiettivo, spiega il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu, è il riconoscimento Igp per il suino sardo. Dopo la costituzione del comitato promotore, è stata formalizzata la richiesta al Ministero della Salute e alla Regione Sardegna, ma ancora una volta la burocrazia frena la procedura.