Perde il controllo dell'auto, muore artigiano di Ussana
Francesco Meloni di 56 anni è morto dopo essersi schiantato con la sua Audi contro il guardrail. Stava viaggiando verso Cagliari. Forse l'alta velocità tra le cause della tragediaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Gli mancava l'ultimo regalo, se l'era dimenticato ma non voleva rinunciarci. Per questo l'altro pomeriggio, qualche ora prima del cenone di Natale, si è messo al volante della sua Audi per scendere in città e acquistare un cestino, un pensiero per il suo amico di Uras. Ma la corsa verso Cagliari gli è stata fatale. La sua Audi A6 si è schiantata contro lo sperone del guardrail della 131 all'altezza del bivio per San Sperate. Francesco Meloni, 56 anni di Ussana, sposato e padre di tre figlie, autotrasportatore, è morto sul colpo. Nulla hanno potuto fare i medici arrivati sul posto con l'ambulanza del 118 insieme a una squadra dei vigili del fuoco che ha dovuto lavorare tra le lamiere della macchina per estrarre il corpo.
L'incidente è avvenuto poco dopo le 17 all'altezza del call center di Sky, al chilometro 12.500 della Carlo Felice. Forse a causa dell'alta velocità o forse anche per un improvviso malore o una distrazione (ma la dinamica esatta dovrà essere ricostruita esattamente dagli agenti della polizia stradale di Cagliari e di Carbonia e dai carabinieri di Sestu) Meloni, provetto automobilista e appassionato di corse con i go kart, ha sbandato mentre viaggiava nel mezzo della carreggiata, in pieno rettilineo. La macchina è finita sulla cuspide del guardrail restando letteralmente accartocciata, Sull'asfalto i segni degli pneumatici, di un tentativo disperato di frenata e di bloccare la macchina che ormai senza controllo si è schiantata sulla “testa” dello spartitraffico. Sono stati gli automobilisti che viaggiavano sulla statale a lanciare l'allarme tempestando di telefonate i centralini della polstrada e del servizio di soccorso 118. Sulla 131, in direzione Cagliari, per molte ore il traffico è rimasto paralizzato. Un lungo pomeriggio in cui la statale si è trasformata in un interminabile serpentone d'auto incolonnate, nonostante il difficile lavoro degli agenti della polizia. e solo alle 21 la viabilità è stata ristabilita.
«Mi ha telefonato verso le 17 e 30 un mio compare che stava andando a Cagliari. Ha visto un'Audi A6 ferma sulla 131 e un'ambulanza. Mi ha detto di averla guardata bene e che sembrava quella di mio suocero», racconta Marco Scano, il giovane genero della vittima. «Mi sono catapultato sul posto, ho avuto la conferma che si trattava del padre della mia ragazza». Francesco Meloni era proprietario di una ditta di autotrasporti, aveva iniziato più di 27 anni fa con una decina di betoniere. Ultimamente lavorava da solo, guidava la sua betoniera e si recava a Uras, una delle due sedi oristanesi dell'Italcementi, dove caricava il materiale che poi consegnava nei cantieri dell'hinterland cagliaritano. «Francesco era molto generoso e altruista, in trentacinque anni trascorsi insieme non ha mai smesso, neppure un istante, di rendermi felice», racconta tra le lacrime la moglie Annalisa Meloni casalinga di 52 anni. «Ha sempre amato la sua famiglia, impazziva per le figlie e ancora di più per la nipotina. Una vita di lavoro e sacrifici, anche quando c'era crisi ha sempre pagato I dipendenti. Amava tanto le auto da corsa e le gare con i go kart, gli piaceva guidare, la prima volta lo aveva fatto a quattordici anni sul trattore del padre. Sapeva mettere mano nei motori delle macchine e dei camion, era anche un bravo meccanico». Valeria, la figlia ventiquattrenne, non sa darsi pace. «Era il mio meraviglioso padre e ora non c'è più. Per noi era pieno di attenzioni, mi aveva prestato la sua macchina nel primo pomeriggio e mi aveva chiesto di rientrare presto perché gli sarebbe servita per andare a Cagliari per gli ultimi acquisti». Per comprare quel cesto «per l'amico addetto al dosaggio del cemento dell'impianto di Uras», spiega Marco Scano.
MAURA PIBIRI