Lana di pecora nello stagno di Marceddì.

Dei banner, per la precisione, che pochi giorni fa sono stati fissati ad una banchina del porticciolo.

Si tratta di un sistema all'avanguardia per purificare la laguna sempre più trafficata dalle barche dei pescatori.

È proprio per questo che la Fondazione Medsea, nell'ambito del progetto Maristanis, nato per identificare e contrastare le fonti di inquinamento nelle zone umide dell'Oristanese, ha deciso di intervenire a Marceddì. Per l'Isola una novità assoluta.

Un modo innovativo per cercare di ripulire il compendio in maniera naturale.

Per purificare le acque viene utilizzata una lana biodegradabile, capace di aiutare la proliferazione dei batteri che eliminano gli idrocarburi.

Un prodotto rivoluzionario realizzato in Sardegna dalla ditta Edilana che utilizza sotto lavorazioni di lana sarda. Questo tipo di lana, consumandosi, biodegrada il petrolio.

Un chilo di oleo-assorbitore può neutralizzare fino a 17 chili di idrocarburi.

Questi 300 banner di lana, certificata dal Ministero dell'Ambiente, sono in grado di ospitare i batteri presenti in acqua che poi hanno la capacità di "uccidere" gli idrocarburi dispersi.

Tutto questo è stato possibile grazie allo stanziamento di un milione di euro per la valorizzazione di uno dei siti con maggiore valore ecologico della Sardegna che il Comune di Terralba ha ottenuto dalla Regione.
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