Il sindaco Pierpaolo Pisu rimane al suo posto.  

La sezione civile del Tribunale di Oristano presieduta da  Leopoldo Sciarrillo, dovrebbe aver posto la parola fine alla questione sollevata dal capogruppo della minoranza Livio Deligia ( difeso dagli avvocati  Mauro Barberio, Stefano Porcu e Matteo Atzeni), contro il Comune di Tadasuni e il primo cittadino in carica, difesi dagli avvocati Antonello Spada e Antonio Gaia.  Deligia chiedeva di accertare e dichiarare la sussistenza delle cause di ineleggibilità e incompatibilità di Pisu in relazione alla sua nomina alla carica di sindaco, anche  in seguito alle deliberazioni del Consiglio Comunale del 29 ottobre 2021, con la  proclamazione degli eletti e l’esame della  causa di ineleggibilità del sindaco.

Livio Deligia, candidato sindaco, lamentava l’illegittimità dell’esito delle elezioni amministrative  del 10 e 11 ottobre 2022,  sostenendo che Pisu, commissario al momento del voto  fosse ineleggibile, chiedendo al tribunale di voler “accertare e dichiarare la sussistenza delle cause di ineleggibilità e incompatibilità”.

Nelle motivazioni  della sentenza, si ricorda però che non era stato presentato alcun ricorso, ma solo una mozione consiliare senza  impugnazione al Tar  a 30 giorni dalla data di pubblicazione della deliberazione di convalida degli eletti. Rigettata inoltre l’interpretazione secondo cui, da commissario, Pisu avrebbe esercitato  poteri di controllo sull’ente, ma quelli  attribuiti dalla legge e atti propri del Comune a tutti gli effetti.  

Nel respingere  il ricorso il tribunale ha condannato Deligia  alle spese di giudizio. 

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