Prima era solo un’ipotesi ora c’è invece la certezza: il centro turistico con albergo che si affaccia sul lago Omodeo sarà  trasformato in comunità integrata alloggio. È questo il futuro scelto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pierpaolo Pisu, con il cambio di destinazione dell’immobile che offrirà  assistenza e servizi alla persona per anziani e fragili, non solo a livello locale ma su scala regionale. La decisione, maturata dopo un lungo percorso di valutazione, nasce dall’esigenza di dare nuova vita a un edificio altrimenti destinato al degrado.

«Mantenere la struttura per fini turistici avrebbe richiesto un ulteriore investimento di almeno sei milioni di euro, – spiega il sindaco Pisu –.Ora sarà possibile avviare un’attività molto richiesta nel territorio».

La nuova comunità integrata potrà ospitare circa cinquanta persone e oltre agli alloggi, funzionerà anche come  un centro diurno, fondamentale per assicurare supporto quotidiano agli anziani. Le opere di riqualificazione dell’immobile saranno interamente a carico del futuro gestore, che verrà selezionato tramite gara ad evidenza pubblica, in programma entro un mese. Lo stesso gestore dovrà farsi carico anche dei servizi alla popolazione anziana del paese, contribuendo a costruire una rete di assistenza diffusa e capillare.

«Tra i servizi previsti - evidenzia il sindaco Pisu - l’ accompagnamento per visite mediche, assistenza domiciliare con infermieri per prelievi e controlli sanitari, supporto per la sistemazione delle abitazioni e altri interventi pensati per migliorare la qualità della vita delle persone più fragili che sono la maggioranza della popolazione. Abbiamo lavorato per due anni a questo progetto – aggiunge Pisu – perché crediamo che questa sia una scelta strategica per il futuro del nostro paese. La struttura, che rischiava l’abbandono, potrà finalmente diventare un luogo vivo e utile, in grado di rispondere a un bisogno reale e sempre più pressante».

L’ex  albergo affacciato su uno degli angoli più suggestivi dell’Omodeo, verrà quindi riconvertito in un centro capace di unire accoglienza, cura e senso di comunità. L’obiettivo è creare un ambiente non solo efficiente dal punto di vista sanitario, ma anche umano e relazionale, dove gli ospiti possano sentirsi accolti “come in famiglia".

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