La pazienza è finita per gli abitanti del rione alto di Suni (all’uscita della strada per Sindia), stanchi di non avere una normale erogazione dell'acqua.

Sono diverse le famiglie che ormai vivono  perennemente nell'esasperazione e che non sanno più a quale santo votarsi. Neppure le sollecitazioni frequenti da parte dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Falchi hanno sensibilizzato l’Ente gestore delle acque per risolvere l'annoso problema.

«Praticamente questa zona dell’abitato è da sempre sofferente per via di una situazione non più sostenibile», afferma il portavoce Angelo Cuccuru. «Non è possibile che  nessuno intervenga nonostante le continue lamentele. Siamo costretti a compare l’acqua non solo per bere ma anche per lavarci. La poca acqua – evidenzia ancora -  non consente infatti neppure di riempire un minimo le autoclavi. Eppure le bollette continuano ad arrivare puntuali nonostante le carenze. Stiamo  pensando però  di non pagare più nulla perché al posto dell’acqua nei tubi arriva l’aria, ma il contatore gira lo stesso».

«Ci sentiamo abbandonati da tutti – aggiunge Cuccuru-  eppure in questo rione sono ubicati anche dei servizi importanti come il distributore di benzina e una officina meccanica».

Dai comuni della Planargia non sono nuove le lamentele di questo tipo e in particolare a Bosa sono in corso importanti opere di costruzione o riqualificazione delle reti “colabrodo”, causa scatenante della poca portata d’acqua che fa arrabbiare notevolmente i cittadini, spesso privati di un servizio essenziale.

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