Il portoncino bianco è chiuso. Nessuna fila davanti all'ambulatorio di via Martiri del Congo. E quell'insolita calma nasconde la preoccupazione di tutta Silì, frazione di Oristano, che da oggi si ritrova senza un medico di base. Tra i residenti è già scattata la mobilitazione: è partita una raccolta di firme per chiedere alla Assl e all'Ats di trovare al più presto un sostituto. «Non possiamo stare senza un medico soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria» ripetono.

Il caso

Da alcune settimane nella frazione più popolosa circolava con insistenza la voce che a partire da ottobre l'ambulatorio di Salvatore Virdis avrebbe chiuso fino a data da destinarsi. Poi nei giorni scorsi è arrivata la conferma: il medico, dopo tanti anni di lavoro in prima linea, potrà godersi la meritata pensione. «Abbiamo saputo che dottor Virdis lascerà l'ambulatorio - ha spiegato Rimedia Uras, visibilmente preoccupata per questo disservizio - ci ritroveremo senza un punto di riferimento in un periodo delicato come questo dell'emergenza Covid». Inoltre pure l'altra dottoressa, arrivata di recente, si trasferirà e così alle oltre 2.500 famiglie di Silì mancherà la possibilità di avere un'assistenza diretta e immediata a pochi passi da casa. «Senza un medico di medicina generale saremo costretti ad andare a Oristano anche per una semplice ricetta - ha ribadito Giuseppe Puddu, ex presidente della circoscrizione - e questa situazione inevitabilmente si ripercuoterà sulle fasce più deboli».

Le trasferte

In questa sorta di paese alle porte della città a pagare il prezzo più alto saranno proprio gli anziani. «La popolazione residente è costituita principalmente da ultra ottantenni - ha aggiunto Puddu - molti vivono da soli e avranno seri problemi a spostarsi per raggiungere altri ambulatori». Una situazione che preoccupa anche l'assessore comunale Gianfranco Licheri, originario di Silì. «Se non verrà trovata al più presto una soluzione sarà un disservizio per gli anziani e per tutta la comunità - ha sottolineato l'esponente della Giunta Lutzu - Coinvolgerò subito la commissione speciale sulla sanità del Consiglio comunale per approfondire la questione e cercare una soluzione».

Le firme

In paese intanto è già scattata la mobilitazione, i cittadini stanno raccogliendo le firme ma sono pronti anche a bussare alle porte della Assl per avere risposte al più presto. «Non ci fermeremo, non possiamo accettare questa situazione -ha ribadito Rimedia Uras, portavoce dei residenti - Chiediamo alla Assl che venga aperto un ambulatorio almeno per due giorni alla settimana».

La norma

Il problema è legato al quadro normativo che, come ha chiarito il presidente dell'Ordine dei medici Antonio Sulis, prevede la dislocazione dei medici di famiglia in base al numero degli abitanti. «Silì fa parte dell'ambito territoriale di Oristano - ha spiegato - e se gli altri medici non hanno raggiunto il numero massimo di pazienti, dovranno farsi carico anche di quelli della frazione». La battaglia dei siliesi è persa in partenza? «La soluzione potrebbe essere che un medico apra un ambulatorio anche a Silì per alcuni giorni - ha aggiunto - altrimenti sarà veramente una situazione difficile soprattutto per gli anziani, in particolare adesso che arriva l'inverno con influenze e coronavirus in agguato».

Valeria Pinna

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