Le asperità dell'Isola forgiano non solo il carattere ma anche gli zoccoli: non basta essere un fulmine per un buon cavallo da Palio. Anzi. A Siena, in Piazza del Campo, i purosangue erano troppo veloci e gracili per reggere le curve secche e le asperità della singolare forma a conchiglia che il tufo attenua solo parzialmente. E così dal 2000 è stato deciso che il Palio sarebbe stato corso solo dai mezzosangue: da allora gli anglo-arabi-sardi nati e cresciuti in Sardegna spopolano in Toscana. Provengono dagli allevamenti di Sedilo, Bono, Ozieri e da altri centri che hanno una lunga tradizione legata al mondo equestre.

LE CARATTERISTICHE - La differenza la fanno le caratteristiche fisiche ma anche la passione degli allevatori sardi, che come i fantini hanno creato un legame strettissimo tra le crete senesi e le colline dell'Isola. I cavalli sardi ricalcano perfettamente quei parametri biometrici che la Commissione tecnica richiede per ammettere gli esemplari in Piazza. E non è certo un caso se, dal 2007 a oggi, tre cavalli di Sedilo, Istriceddu, Fedora Saura e Remorex hanno vinto sette volte in piazza del Campo. Tra la discesa di Su Frontigheddu e la curva di San Martino in Piazza del Campo le difficoltà sono simili.

FUCINA DI CAMPIONI - Sedilo è un po' la casa dei vincitori in Piazza del Campo. Negli ultimi anni, oltre alla doppietta di Istriceddu (figlio di Approach the Bench e Bolina Sarda, allevato da Bachisio Carta) nel 2009 e 2010, viene ricordata senza dubbio Fedora Saura, figlia di Vidoc III e Alyssa, allevata da Matteo e Ignazio Falchi, prima per tre volte a Siena (2 luglio 2007, 2 luglio 2010 e 16 agosto 2011) con due fantini sardi, Giovanni Atzeni di Nurri (Oca) e Silvano Mulas di Dorgali (Selva) e poi con il toscano Andrea Mari (Giraffa). La sorella di Fedora Saura, invece, Quietness, si è aggiudicata il derby di Chilivani, nelle corse regolari. Una "famiglia" straordinaria.

"Bisogna partire dalla razza e da una certa morfologia per costruire un cavallo vincente", spiega Matteo Falchi, allevatore e rinomato cavaliere dell'Ardia. È stato lui a domare Fedora. "Io li preparo, ci vuole tanta passione, che mi ha portato anche a vivere in Toscana per alcuni anni e frequentare il mondo del Palio". E tenacia. "Non tutti vanno bene, ma se ottiene risultati a tre-quattro anni un buon cavallo viene acquistato per 5 o 6mila euro", spiega.

Certamente dopo l'esordio in piazza i valori crescono, così come le quotazioni degli allevamenti dove sono nati. "Vedere un tuo cavallo ai canapi, magari avere la conferma che le basi che gli hai dato ne hanno fatto un ottimo cavallo da piazza è un'emozione enorme", aggiunge Matteo. "Il collegamento tra Siena e Sedilo? La passione per i cavalli".

IL CONVEGNO - Quest'anno, l'ultimo Palio se l'è aggiudicato la Selva con Remorex, cavallo nato a Sedilo nella scuderia di Antonio Puddu da Dankeston e Ghaya, capace di correre tre volte in piazza e vincere due palii, sempre senza cavaliere (a ottobre 2018 regalando il successo ad Andrea Coghe, originario di Norbello, per la Tartuca e il 16 agosto 2019 a Giovanni Atzeni per la Selva).

Proprio sabato a Sedilo si cercherà di spiegare, in un convegno che precederà il Palio del centro sull'Omodeo, il perché di un legame così stretto con Siena.

I cavalli allevati nell'Isola prendono la strada della Toscana a tre o quattro anni. Certo le caratteristiche dei mezzosangue aiutano.

"Qui da noi da sempre si alleva questo tipo di cavallo", spiega Giulia Puddu, 30 anni, veterinaria, cavallerizza (corre l'Ardia almeno da una decina d'anni) e allevatrice di Remorex insieme al padre Antonio. "I puledri vengono preparati, domati e poi affidati a un allenatore: i costi si aggirano intorno agli 800 euro al mese all'inizio", spiega. Le prime uscite nelle corse regolari oppure nei palii isolani sono fondamentali: "Dalla Toscana arrivano fantini, proprietari di allevamenti a vederli. Di solito non li acquistano fino a quando non iniziano le corse regolari, poi se li portano a Siena e dintorni".

Remorex era un predestinato. "Ha sempre avuto un carattere particolare, un cavallo vispo. La nonna Urna e la bisnonna Oliena hanno corso l'Ardia e quest'ultima anche le corse regolari. Di sicuro la mano del suo preparatore, Massimo Columbu (Veleno, ndr), lo ha plasmato per quel tipo di corsa". E lo ha fatto così bene che Remorex vince senza fantino.

Il carattere è forte, forgiato sulle colline di Sedilo, dove nascono i cavalli vincenti.

Giuseppe Deiana

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