Nessun taglio del nastro. Ma non solo: l’opera rischia di essere venduta all’asta. Da diversi giorni a Santa Giusta tutti parlano della testa dell'Anguilla di Marte che doveva essere installata a pochi metri dalla coda posizionata 12 anni fa davanti al Comune. L’artigiano Stefano Piga che ha realizzato l’enorme scultura pronta ormai da due anni, ancora non è stato pagato per il lavoro svolto. Ecco perché l’opera per ora rimarrà all’interno del suo laboratorio.

«Anni fa con il Comune era stata concordata una cifra ben precisa: per tre metri e mezzo erano disponibili 35mila euro che aveva finanziato la Fondazione di Sardegna e altri 15mila il Comune - spiega l’artigiano - Poi però in corso d’opera la testa ha assunto misure differenti».

Salvatore Garau, che ha ideato l’opera, dice che dal Comune sulle dimensioni aveva avuto carta bianca. Lui infatti è passato dai 3 metri e mezzo iniziali a sette: «Ecco perché ho aumentato anche io la mole - va avanti Piga - Ora però dovrei avere il doppio di quanto pattuito inizialmente. Spero che qualcuno trovi le risorse. Se entro trenta giorni non avrò notizie la testa sarà venduta all’asta oppure privatamente. C’è già qualcuno che si è mostrato interessato».

Intanto il basamento in calcestruzzo che ha realizzato nei mesi scorsi l’amministrazione comunale per ospitare l’opera, nella grande aiuola a ridosso del grande murale dedicato ai pescatori, stanziando dal bilancio comunale 30mila euro, è pronto. Ma chissà se verrà utilizzato.

Intanto il Comune pochi giorni fa ha deciso di correre ai ripari: «Abbiamo inviato alla Fondazione una richiesta scritta per avere altri 30mila euro - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Pier Paolo Erbi - Se la risposta dovesse essere negativa troveremo un’altra soluzione, magari attraverso degli sponsor. L’opera va pagata, anche se in Comune non abbiamo trovato nulla di scritto riguardo gli accordi delle cifre pattuite anni fa».

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