Hanno deciso di blindarsi dentro la casa di riposo nove dipendenti della struttura per anziani di Samugheo. Con loro il parroco don Diego Tendas, presidente della fondazione che la gestisce e direttore della struttura. È così dallo scorso 28 marzo.

Un atto di amore per gli anziani, per preservarli dal virus che ha fatto strage in strutture simili. Una decisione non semplice: nove degli operatori della casa di riposo hanno salutato le proprie famiglie per preservare gli anziani che ogni giorno assistono con amore e professionalità. "Già dai primi di marzo sono state vietate le visite in struttura, poi sabato 29 marzo abbiamo deciso di blindare la casa e chiuderci dentro con i nostri anziani", spiega il parroco don Diego Tendas. E prosegue: "Non c'è stata nessuna costrizione. Ho preso la decisione di blindare la casa seguendo i consigli dei quattro medici di base che seguono i nostri anziani. Con questa decisione radicale si stronca alla base il rischio che il virus possa entrare in struttura. È stata una decisione presa a scopo preventivo".

Uno spazio esterno (foto Alessia Orbana)
Uno spazio esterno (foto Alessia Orbana)
Uno spazio esterno (foto Alessia Orbana)

Interrotti quindi tutti i contatti con l'esterno. I fornitori lasciano la spesa fuori dalla struttura e nessuno vi ha accesso. Ma come vivono gli anziani questa decisione? "Più che altro soffrono per non potere vedere i parenti, per alcuni è più difficile capirlo. Ci siamo organizzati con videochiamate", prosegue il parroco. Il distacco dalle famiglie è sentito chiaramente anche dagli operatori. "In struttura abbiamo cercato da subito di darci dei turni in modo che comunque si potesse riposare. La cosa stupenda è che lo fanno con tanta generosità ed entusiasmo. La professionalità è necessaria, ma non basta. Questa è un'opera di carità che i nostri operatori stanno facendo. E i familiari degli anziani non smettono di manifestarci gratitudine. Ringrazio davvero chi mi ha dato disponibilità perché questo fosse possibile".

Il sindaco Antonello Demelas commenta: "È stata un'iniziativa importante e lodevole. La decisione di blindarsi nella struttura ha scongiurato pericoli che da altre parti hanno creato disastri. Sin dall'inizio ho appoggiato questa scelta".

La casa di riposo a Samugheo (foto Alessia Orbana)
La casa di riposo a Samugheo (foto Alessia Orbana)
La casa di riposo a Samugheo (foto Alessia Orbana)

A Samugheo la casa di riposo è stata aperta nel 1963 grazie ad una benefattrice: Margherita Floris, di cui la casa di riposo porta il nome. Nei primi anni è stata proprio casa Floris ad accogliere gli anziani. Poi, grazie alla generosità dei samughesi, è stata realizzata la nuova struttura. E la comunità della cittadina del Mandrolisai ha davvero apprezzato la scelta fatta di blindare la struttura per preservare gli anziani ospiti. Anche in questa occasione non hanno mai fatto mancare l'affetto. C'è chi ha fatto avere dei doni e poi una piccola coccola il sabato e la domenica, con l'aperitivo e la colazione.
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