Planargia e Montiferru, parte la riqualificazione del territorio dopo il grande rogo
L'obiettivo è quello di far rinascere tutta l'area, fino a 40 ettariPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Gli incendi di due estati fa hanno lasciato nel Montiferru e in Planargia solo danni incalcolabili e distruzione, ma i paesi si stanno orgogliosamente riorganizzando e guardano con speranza al futuro. Nel territorio di Sennariolo, ad esempio, sarà preparato nel prossimo autunno il terreno per la messa a dimora delle prime 4000 piante su oltre 4 ettari di territorio riqualificato, tra olivastri, lecci, sughere e altre specie autoctone sarde, della macchia e foresta mediterranea. L'obiettivo è però quello di estendere la riqualificazione in tutta l'area, fino a 40 ettari. Il progetto si chiama “ Hope for Sennariolo” e prende forma attraverso un accordo fra la Fondazione Medsea e il Comune che annunciano l'avvio dei lavori.
«Nello specifico - evidenzia il sindaco Gianbattista Ledda - prevediamo di intervenire sul colle di Santa Vittoria, “Su Monte”, partendo dalla riforestazione dell’area percorsa dall’incendio per poi interessare l’intera superficie. L’intento finale è anche quello di reimpiantare il vecchio vigneto che sorgeva sul lato occidentale, creando così concrete opportunità di lavoro e sviluppo per il territorio».
Alessio Satta, presidente della Fondazione, va oltre la risposta immediata all'incendio. «Si tratta di una strategia a lungo termine – afferma - per rigenerare e proteggere l'ambiente naturale, incentivando nel lungo termine il rilancio socio economico dell'area come in origine e promuovendo al contempo la biodiversità e il benessere della comunità». Si sta valutando inoltre la creazione di un’area per contribuire al ripopolamento delle api e la messa a dimora di superficie per la produzione dell'olio.
Anche a Cuglieri, si sta lavorando per ridare vita all’importante patrimonio ambientale. Un’area di 12 mila metri quadri, situata presso “Casteddu Etzu”, è stata interessata recentemente da un intervento di rigenerazione ambientale, con l’obiettivo di ripristinare il patrimonio naturalistico locale andato distrutto dalle fiamme e che rientra nell’iniziativa “Le città che respirano” di Nespresso, nata per sostenere e valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico italiano: «Il progetto della Nespresso, per la rigenerazione di boschi, oliveti, pascoli – spiega il sindaco Andrea Loche – permette un recupero importante che fa bene alla nostra terra e allo straordinario paesaggio che dalle montagne ci accompagna fino al mare».