Un'attività commerciale di Oristano, affermata da tempo e specializzata nel mercato dei prodotti agricoli, era anche una rivendita di droga. L'ha scoperta la Polizia di Stato, nei controlli finalizzati alla prevenzione e alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno fatto notare come ci fosse un via vai continuo e insolito di minorenni dall'attività commerciale. Circostanza poi confermata dai vari servizi di osservazione messi in atto in seguito: gli investigatori, con la collaborazione della Pasi, hanno proceduto con una perquisizione dei locali e con l'acquisizione di tutta la documentazione presente al suo interno.

Non è stato difficile scoprire quanto stava accadendo all'interno dell'attività: nel retrobottega erano presenti una decina di barattoli, non sigillati, contenenti infiorescenze di marijuana. Evidente come fosse in piedi la vendita sfusa sia di marijuana sia di hashish, di diverse qualità. Per questo motivo, il sessantenne titolare dell'attività commerciale è stato denunciato per vendita illegale di marijuana e hashish sative. Le sostanze sono state sequestrate, per un totale di circa mezzo chilo.

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Dichiarazione in rettifica ex art. 8 L. 47/1948 trasmessa da Massimiliano Quai, legale rappresentante dell’Azienda Agricola Orti Castello.

«In riferimento all’articolo pubblicato in data 17/05/2025, si precisa che i prodotti visibili nell’immagine allegata all’articolo sono esclusivamente parti vegetali di canapa industriale prive di effetto drogante e/o stupefacente, legalmente coltivate e commercializzate dalla nostra azienda agricola, regolarmente autorizzata secondo quanto previsto dalla normativa italiana ed europea in materia di canapa (Legge 242/2016 e successive modifiche). Tali prodotti sono etichettati in modo conforme alla normativa vigente, destinati esclusivamente a usi tecnici e collezionistici, e non sono in alcun modo destinati al consumo umano. Si sottolinea con fermezza che non si tratta di sostanze stupefacenti, né i prodotti in oggetto possiedono alcuna efficacia drogante. Pertanto, qualsiasi associazione avvenuta tra tali prodotti e attività di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare a danno di minori, è del tutto infondata, priva di riscontro oggettivo e gravemente lesiva dell’immagine, della reputazione e della correttezza con cui la nostra azienda opera da anni nel pieno rispetto delle norme vigenti».

La redazione: «Si precisa che, secondo quanto accertato nell’ambito dell’indagine condotta dalla Polizia di Stato di Oristano, richiamata nell’articolo, i materiali visibili nell’immagine pubblicata sono effettivamente stati oggetto di sequestro da parte delle forze dell’ordine. Come già desumibile dal contenuto dell’articolo originario, il titolare dell’attività commerciale oristanese sottoposta a perquisizione – del tutto distinta e indipendente dall’Azienda Agricola Orti Castello, con sede ad Assemini (CA) e che non risulta in alcun modo coinvolta nell’indagine – avrebbe utilizzato barattoli non sigillati recanti il marchio “Orti Castello”, in realtà destinato a prodotti agricoli legalmente commercializzati dall’omonima azienda, per occultarvi le sostanze stupefacenti successivamente sottoposte a sequestro».

(Unioneonline)

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