Si comincia in aula magna, con una riflessione corale sul significato della parola “traguardi”, inserita nel murale. A salire sul palco per presentare il proprio lavoro, sarà poi Manu Invisible, fortemente voluto dagli studenti. Domani è in programma l'inaugurazione del murale che l'artista sardo ha creato con la collaborazione degli studenti: è l'evento conclusivo pensato per celebrare i cinquant'anni dell'Istituto Othoca.

«Questa volta - afferma il dirigente scolastico Franco Frongia - proprio perché di futuro si tratta, a decidere l'organizzazione e la gestione della manifestazione saranno i ragazzi, il futuro non solo della nostra scuola ma dell'intera società».

«Siamo molto grati di essere in una scuola che ci permette di dar voce alle nostre idee e riflessioni - sostiene invece Sofia Piras, rappresentante d'Istituto iscritta al terzo anno del Liceo scientifico delle Scienze applicate e della Comunicazione - troppo spesso, noi ragazzi veniamo solo giudicati e poco ascoltati». 

«L'opera racconta uno dei traguardi, a mio avviso, più importante per i nostri tempi - sostiene Manu Invisible - la transizione ecologica dalle fonti carbon fossili all'idrogeno, perseguibile solo attraverso un forte senso civico, simboleggiato dal cuore umano come motore della società». Ma non solo: lo scorcio senza soluzione di continuità col contesto paesaggistico circostante, potrà essere ammirato dai visitatori che, nel pomeriggio, potranno visitare la scuola durante il primo dei due Open Day previsti quest'anno.

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