Oristano, stagni a rischio: droni in volo per “fotografare” i problemi
I pescatori sono in attesa dell'intervento del Consorzio di Bonifica per la manutenzione straordinaria dei compendiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Per la pulizia straordinaria degli stagni dell’Oristanese ci sono 8 milioni di euro da spendere. E questa è già una buona notizia. La seconda è che in campo scenderà il Consorzio di bonifica, come aveva promesso recentemente la presidente della Regione Todde durante un incontro con i pescatori della zona.
Il consiglio regionale ha infatti approvato la proposta di legge numero 78, con la quale delega ai Consorzi di bonifica la manutenzione dei compendi ittici. Per i pescatori che chiedono interventi urgenti di pulizia da anni, una manna dal cielo. Ora si spera però che la burocrazia non faccia tardare l’inizio dei lavori nelle lagune. Anche perché il caldo è ormai alle porte.
Sull’assenza del ricambio dell’acqua nei compendi ittici a causa dell’assenza di manutenzione e il rischio con l’innalzamento delle temperature di gravi danni al settore produttivo della pesca interviene anche la Provincia. Con l’ausilio dei droni nei giorni scorsi i tecnici hanno monitorato lo stato degli stagni. Dai rilevamenti a Corru s’Ittiri e Corru Mannu, agro del Comune di Arborea, risulta come la bocca a mare posta a nord sia quasi totalmente interrata a causa della presenza di sedimenti sabbiosi.
Problemi sono stati riscontrati anche nello stagno di Cabras: la presenza delle Mercerella Enigmatica, sia all’interno dello stagno che nei canali di collegamento a mare, causa fenomeni di ostruzione e di interrimento che pregiudica il normale ricambio idrico. Stesso fenomeno a S’Ena Arrubia, a Is Benas, e a Santa Giusta.
«La situazione è davvero grave - ha evidenziato l’amministratore Battista Ghisu - I risultati dei diversi monitoraggi sottolineano l’aggravamento di una situazione che, in breve tempo, potrebbe degenerare».