Oristano, sì alle ceneri dei defunti in mare: resta il divieto nell'Area marina protetta del Sinis
Sarà possibile dal primo ottobre al primo maggio di ogni anno, ha deciso la Capitaneria di PortoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sì alle ceneri dei defunti nel mare dell’oristanese. Si potrà dal primo ottobre al primo maggio di ogni anno. Rimane però il divieto assoluto all’interno dell’Area marina protetta del Sinis. Lo prevede l'ordinanza emanata pochi giorni fa dalla Capitaneria di Porto per regolamentare appunto quella che viene definita la “dispersione di ceneri in mare” a seguito della cremazione. Il regolamento è stato firmato dal comandante della capitaneria Federico Pucci. Con la nuova ordinanza ne sono state abrogate altre due emanate anni fa. Ora in sostanza esiste un solo regolamento. La dispersione può avvenire solo previa acquisizione dell’autorizzazione rilasciata dall’Ufficiale di Stato Civile del Comune competente. È necessaria anche la copia dell’autorizzazione di trasporto dell’urna cineraria.
La dispersione delle ceneri in mare è consentita dall’alba al tramonto, nei tratti liberi da utenti, ad una distanza non inferiore a un chilometro dalla linea di costa. È vietato invece disperdere le ceneri ad una distanza inferiore ai 200 metri dalle boe di perimetrazione degli impianti di maricoltura presenti nell’ambito del circondario marittimo di Oristano.
Come anche nei porti e ad una distanza inferiore ai 200 metri dalle unità da pesca commerciali ovvero da diporto in sosta o in navigazione. È obbligatorio inoltre comunicare con almeno cinque giorni di anticipo la dispersione alla Capitaneria tramite pec. Ma anche la zona di mare scelta e la data e l’ora della dispersione.