Oristano, la provincia in campo per giovani con "Disperdiamoci"
L’obiettivo è contrastare la dispersione scolastica, l'alfabetizzazione digitale e la demotivazione lavorativaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’obiettivo è solo uno: contrastare la dispersione scolastica, l'alfabetizzazione digitale, la demotivazione lavorativa e sociale di tanti giovani dai 18 ai 35 anni, con azioni mirate di informazione, prevenzione e supporto.
Chi scende in campo per tentare di abbattere queste piaghe è la provincia di Oristano con vari partner: il Consorzio Uno, il Liceo Scientifico Mariano IV, il Centro provinciale per adulti, la Consulta giovanile, le associazioni Aps, Giulia giornaliste, Heart4children e l’Ub di Nuoro.
Il progetto dal titolo "Disperdiamoci", tra i primi 20 finanziati dall’Unione nazionale delle Province Italiane, è stato presentato questa mattina dall’Amministratore straordinario della Provincia, Battista Ghisu: «La provincia di Oristano ha voluto cogliere l’opportunità offerta da uno dei bandi destinati all’inclusione e alle politiche giovanili, per intervenire come connettore del territorio con un progetto che fosse di stimolo alla creazione di rete di lavoro e azione sul territorio. Lo abbiamo fatto scegliendo di coinvolgere tante realtà qualificate operanti non solo nel territorio, così da costituire un nucleo forte e capace di azione».
Ciascun partner ha spiegato la tipologia di interventi che intende attuare in favore dei beneficiari del progetto di inclusione, motivazione ed indirizzo che si intendono attuare. Grazie al coinvolgimento di istituti scolastici, enti locali e associazioni giovanili, il progetto "Disperdiamoci" mira a fornire strumenti per l’orientamento personale e professionale, sviluppare competenze sociali e lavorative, e rafforzare il legame dei giovani con il loro territorio. Tra gli obiettivi principali, spiccano lo sviluppo di una rete di collaborazioni, la creazione di spazi di incontro anche su web di carattere informativo dedicati ai giovani e alle famiglie.
Obiettivo da raggiungere è il potenziamento delle competenze dell’intera comunità sociale, educante, degli adulti di riferimento, come insegnanti, educatori e genitori e quanti, a vario titolo operano con e per i giovani.