Oristano, fondi Ue usati per i pannelli solari nella villa privata: imprenditrice denunciata
La donna segnalata a Procura e Corte dei Conti per indebita percezione di oltre 45mila euro di erogazioni pubbliche(Foto GdF)
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Un «sofisticato sistema di irregolarità nella presentazione delle domande di contributo, volto a ottenere indebitamente finanziamenti per progetti di energia rinnovabile» è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Oristano, al termine di un’indagine finalizzata a garantire il corretto utilizzo delle risorse pubbliche provenienti dal PNRR destinate alla realizzazione di impianti fotovoltaici in Sardegna.
L’attività investigativa è stata condotta dai militari delle Fiamme Gialle oristanesi si è concentrata sui contributi a fondo perduto concessi dall’Unione Europea per il rilancio degli investimenti pubblici e privati, da un minimo del 30% ad un massimo dell’80% della spesa sostenuta per la realizzazione di impianti fotovoltaici strumentali all’attività delle imprese attive nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale a favore di imprese che dichiarano di aver conseguito un volume d’affari superiore a 7.000 euro.
Nel corso degli accertamenti è stata appurata l’indebita percezione da parte di un’imprenditrice agricola di un contributo di oltre 45mila euro finalizzato proprio all’installazione di un impianto fotovoltaico. Ma i militari hanno scoperto che la domanda di accesso al contributo non era ammissibile in quanto l’impresa individuale, nel periodo d’imposta oggetto del finanziamento, non aveva realizzato il previsto volume di affari e non aveva destinato l’impianto a un fabbricato aziendale bensì ad una villa di pregio adibita ad abitazione di residenza.
Per questo la donna è stata denunciata alla Procura Ordinaria del Tribunale di Oristano e alla Procura Europea per indebita percezione di erogazioni pubbliche. Della vicenda è stata anche informata la Procura Regionale della Corte dei Conti.
(Unioneonline)
