Laconi, è morto l'anziano intrappolato sotto le macerie della palazzina esplosa
Il fatto risale allo scorso 12 aprile, le condizioni di Giovanni Vitale erano sempre rimaste molto graviPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo quattro mesi di agonia in ospedale è morto Giovanni Vitale, l’anziano che lo scorso 12 aprile era stato estrapolato dalle macerie in seguito al crollo di “Casa Scalas”, a Laconi, l’immobile comunale di via Sant’Ambrogio crollato a causa di un’esplosione dovuta con molta probabilità ad una fuga di gas.
I feriti erano due, uno era stato dimesso dall’ospedale poco dopo, le condizioni di salute di Giovanni Vitale sono rimaste invece sempre molto gravi. E oggi è avvenuto il decesso. «Alla famiglia le nostre più sentite condoglianze», si legge nella pagina Facebook del Comune di Laconi».
Il sindaco Salvatore Argiolas alcune settimane fa ha chiesto alla Regione un intervento economico per ristrutturare i due appartamenti completamente danneggiati e inagibili.
Servono circa 150 mila euro, questa è la cifra stimata dall’Ufficio tecnico. La richiesta è rivolta alla presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore regionale ai lavori Pubblici Antonio Piu. Ad oggi però non c'è stata ancora nessuna risposta. «L’esplosione di tre mesi fa però ha reso inagibili due dei cinque appartamenti - ha scritto il primo cittadino - Gli altri tre presentano problemi strutturali, ma sono attualmente occupati dalle famiglie assegnatarie. Si chiede una doverosa valutazione della relazione e del computo metrico, al fine di ipotizzare un finanziamento per il ripristino della situazione».