Le scuole superiori della provincia di Oristano sono in linea di massima sicure, ma in particolare  per opere di miglioramento statico e sismico, adeguamento antincendio e sanitario, l’ente di via senatore Carboni ha  nelle proprie casse  un bel  tesoretto di  oltre 13 milioni di euro. Risorse a disposizione per lavori da realizzare e altri  in fase di ultimazione.

Gran parte dei finanziamenti sono confluiti nel Pnrr  e pertanto hanno rigide prescrizioni riguardanti i tempi di appalto (31 dicembre), inizio dei lavori (31 marzo 2023) e la loro ultimazione (giugno 2026). Attualmente sono in fase di approvazione e appalto interventi per circa 8 milioni, mentre per la spesa di 1.395.000 euro i progetti dovranno essere approvati entro il 31 agosto 2023.

Certo è che la gran mole di lavoro e i tempi contingentati costringeranno i tecnici della Provincia a un vero e proprio tour de force. Questo considerata la grave difficoltà  in cui opera il settore Edilizia per la mancanza di personale, dovuta allo smantellamento progressivo degli ultimi anni, con i dipendenti andati in pensione che non sono mai stati stati sostituiti. Situazione che ovviamente rischia di interferire sull'attuazione degli investimenti da attuare attraverso il Pnrr. Emergenza messa in luce già al nuovo governo dall’Upi che ha richiesto contratti a tempo determinato e un piano straordinario di assunzioni mirate al potenziamento degli organici.

Per gli interventi  previsti in fase di ultimazione e progettazione, i più importanti sono quelli  finanziati dall’Unione europea con con  il “Next Generation EU”. Numerosi infine i lavori di varia natura in fase di conclusione con fondi del piano straordinario di edilizia scolastica regionale  per oltre due milioni di euro e riguardanti praticamente tutti gli istituti superiori della provincia a partire dal capoluogo Oristano e  le altre sedi dislocati nel territorio ad Ales, Terralba, Ghilarza e Bosa.  

IL PREFETTO – Che il problema sulla sicurezza nei luoghi di istruzione  di ogni ordine e grado della provincia (dopo i recenti episodi accaduti a Cagliari) sia alquanto sentito e importante lo conferma anche il prefetto Fabrizio  Stelo. Il rappresentante del governo, in una nota indirizzata ai  sindaci, al commissario straordinario dell’amministrazione provinciale Massimo Torrente e al dirigente dell’ufficio Scolastico territoriale, ha richiamato l’attenzione sui possibili rischi agli edifici scolastici, spesso determinati dalla vetustà degli immobili e dai mancati controlli sul versante della sicurezza.

«Occorre cogliere le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza – evidenzia Stelo –  ed effettuare un attento monitoraggio degli immobili, al fine di accertarne l’agibilità, individuare le eventuali criticità e disporre, se del caso, adeguate misure di sicurezza tali da evitare che possano verificarsi situazione di rischio per gli studenti e tutti coloro che popolano la scuola. Chiedo a tutti il massimo impegno – sottolinea il prefetto –. La scuola è il luogo sicuro per antonomasia e non può diventare teatro di tragedie per incuria e disattenzione». 

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