La costa del Sinis si prepara a cambiare veste e a offrire più servizi ai turisti
Presentato ai cittadini il PulTante domande, curiosità e dubbi in vista di un cambiamento epocale a pochi metri dal mare cristallino del Sinis. A Cabras si è tenuta l’assemblea di partecipazione pubblica del Piano di utilizzo dei litorali, incontro organizzato dall’amministrazione comunale per approfondire la conoscenza dello strumento ideato dalla società Criteria e adottato dal Consiglio comunale lo scorso aprile.
Ad aprire i lavori è stato il primo cittadino Andrea Abis: «Il piano costituisce un tassello fondamentale per la pianificazione dello sviluppo turistico. Tramite il Pul saremo capaci di garantire un’offerta completa in cui saranno presenti i servizi turistici e balneari che, se ben organizzati, genereranno economia, con politiche del lavoro di contrasto al fenomeno di emigrazione dei giovani che caratterizza la Sardegna».
Durante l’incontro sono state illustrate le linee generali del Piano che prevede nuove concessioni per punti ristoro con annessi servizi igienici nelle spiagge di Su Crastu Biancu, S’Archeddu e sa Canna e Funtana Meiga. Cinque strutture più piccole, definite chioschi bar, sono previste a Porto Suedda, una nei pressi dello scivolo per il diporto di Mari Ermi dove è in progetto anche un’area kitesurf, a seguire in località Is Corrighias, a Mare Morto e a Funtana Meiga, dove sorgerà anche una nuova area dedicata al windsurf.
«Si tratta di aree che introducono un servizio attualmente assente nel Sinis e che senza dubbio creerà un incremento dell’indotto, dedicato ai turisti che non sono attrezzati per la spiaggia libera e sono interessati a un tipo di vacanza più comoda - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Enrico Giordano - Si tratta di concessioni demaniali che riguardano solo il 10 percento di ciascuna spiaggia, amovibili e temporanee».
Gli interessati potranno presentare le osservazioni entro il 16 novembre. Dopo la valutazione e ottenuti i pareri degli uffici regionali si passerà nuovamente in Consiglio comunale per poi attendere l’autorizzazione paesaggistica che darà ufficialmente validità al Piano.