Il sindaco di Sedilo Salvatore Pes non ha più dubbi. Per  risolvere una volta per tutte l’invasione delle cavallette che imperversano nelle campagne ci vuole l’Esercito.

Secondo il primo cittadino tutte le azioni messe in campo sino ad oggi non hanno portato ad alcun risultato concreto ed allora, è necessario un intervento energico e risolutivo da parte dei  “nuclei speciali dell’Esercito”.

La richiesta è partita ieri mattina dal Municipio e ha come destinatari il ministro della Difesa Guido Crosetto, quello dell’Interno Matteo Piantedosi, i prefetti di Oristano, Nuoro e Sassari, i servizi fitosanitari nazionale e regionale. Informati anche il presidente della Regione Cristian Solinas  e gli  assessori all’Agricoltura Gabriella Murgia  e all’Ambiente Gianni Lampis.

Nella comunicazione di intervento urgente  per l’area di crisi del centro Sardegna interessata dalle infestazioni acridiche, Pes ricorda  come «dal 2019, l’esponenziale invasione delle cavallette sta creando una vera e propria catastrofe biologica con danni economici incalcolabili per le aziende agricole e di allevamento». «Si pensi – scrive il sindaco -  che nel corrente anno sono stati danneggiati oltre 35 mila ettari, tra coltivazioni, orti e giardini, in aree incidenti nelle province di Oristano, Sassari e Nuoro».

Pes fa notare inoltre che fino ad oggi tutte le iniziative intraprese per affrontare e debellare il gravissimo problema (Regione Sardegna, agenzia Laore Sardegna, Università di Sassari, Province, Comuni, associazioni di categoria), non hanno purtroppo  prodotto gli effetti sperati. A suo dire esistono gravi ritardi negli interventi sinora solo promessi  e manca una programmazione seria ed a lungo termine, una conoscenza del territorio interessato e una mappatura delle grillare, che andrebbero identificate e rimosse. Ecco pertanto l’ appello al governo  per  mettere a disposizione delle comunità e degli operatori agricoli i  “nuclei speciali dell’Esercito” da indirizzare alle attività di prevenzione e avvistamento delle neanidi e di lotta contro quella che definisce una catastrofe.

«Purtroppo – evidenzia Pes - riteniamo insufficienti ed inadeguate le strategie, le risorse umane ed i mezzi che l’assessorato dell’Agricoltura, della Difesa dell’Ambiente della Regione e l’unità territoriale per l’emergenza fitosanitaria dovuta alle infestazioni acridiche, costituita con decreto della Giunta regionale lo scorso 11 agosto.  L’ampiezza dell’area interessata dalle infestazioni acridiche, l’orografia del territorio, la frammentazione delle aziende agricole e la presenza di vaste aree a macchia mediterranea rendono la lotta quasi impossibile». 

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