Questa volta il sindaco di Cabras Andrea Abis alza la voce: «No, il problema non è la mancanza dei bagnini, ma la poca prudenza dei bagnanti, l’incoscienza bella e buona. Quando il mare è molto agitato in acqua non bisogna entrare, punto. Siamo stanchi di sentire che la costa non è sorvegliata abbastanza». Parole dure che il primo cittadino pronuncia dopo che per l’ennesima volta alcune persone in difficoltà tra le onde, tra cui due bambini, hanno raggiunto la riva perché aiutate da alcuni bagnanti. È successo ieri nella spiaggia di Maimoni, ma ora è polemica.

Gli appelli del sindaco, dopo il salvataggio avvenuto a San Giovanni di Sinis il 30 giugno scorso da parte del pluricampione di nuoto cagliaritano Corrado Sorrentino, che per puro caso si trovava in spiaggia in quel momento, a poco sono serviti.

Anche quando il mare agitato e le correnti sono forti i turisti ma anche i cittadini locali continuano a sfidare le onde: «A Maimoni i bagnini quest’anno non sono presenti  - tiene a precisare Abis - questo perché le risorse che la Regione ha stanziato come tutti sanno sono poche. Ma tanto non cambierebbe nulla. Visto il comportamento scorretto dei bagnanti ci dovrebbe essere una torretta ogni cento metri in tutti e 40 chilometri di costa. E questo non è possibile, non sarà mai possibile. Ci vuole intelligenza. Ci vuole buon senso, c’è un limite a tutto. Noi come amministrazione stiamo facendo veramente di tutto per mettere in sicurezza i vacanzieri, ma serve anche la loro collaborazione. Il nostro mare con il maltempo diventa pericoloso».

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